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La storia tormentata di un vescovo di Tursi raccontata in un libro di Giuseppe Coniglio

“Un vescovo lazzarista antipiemontese. Gennaro Maria Acciardi. Comitati religiosi in Basilicata” è il titolo della nuova opera di Giuseppe Coniglio (edizioni Setac) che viene presentata a Tursi, sabato 10 marzo, ore 18,30, presso la sala consiliare “A. Di Noia”. L’iniziativa è dell’Ass. “Non solo 58” con il patrocinio della amministrazione comunale. Dopo i saluti del presidente dell’associazione organizzatrice Carmine Mormando, seguiranno gli interventi dei prof. Antonio Rondinelli, Dino D’Angella e dell’autore, con interventi dal pubblico e dibattito. Le conclusioni sono affidate al sindaco di Tursi Salvatore Cosma. Acciardi appartiene non solo alla storia della Chiesa napoletana ma anche all’esaltante capitolo storico che nell’800 ha caratterizzato tutto l’episcopato meridionale. Nominato vescovo della diocesi di Anglona-Tursi durante i moti del 1848, visse e operò in tempi particolarmente difficili. La sua dedizione e il suo impegno erano rivolti in modo particolare alla costante opera di rafforzamento del prestigio e del ruolo della sua diocesi, condannando senza distinzione tutti quei movimenti liberali che si battevano per il rinnovamento dello Stato e della Chiesa. Ma era fermo e deciso nel condannare anche i fedeli e quella parte del clero che privilegiava, più o meno apertamente, i nuovi ordinamenti, rinnegando le antiche e consolidate tradizioni ecclesiastiche. La sua missione e il suo percorso pastorale furono travagliati e sofferti fino a subire l’umiliazione del carcere e l’esilio in Vaticano. Ma non modificò mai le sue profonde convinzioni in materia di dottrina, di fede e di politica. (G. C.)

 

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