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Lagonegro e Sala Consilina insieme per salvare un Tribunale nell’area

Almeno un presidio giudiziario sull’asse che da Salerno va fino a Cosenza va salvato e i territori lucani e campani lavoreranno all’unisono per il raggiungimento di questo risultato. E’ quanto è emerso da un incontro presieduto dal presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, in cui si sono confrontati amministratori e legali del Lagonegrese (c’erano il sindaco di Lagonegro Domenico Carlomagno, quello di Latronico Egidio Nicola Ponzo e il presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Lagonegro Rosa Marino) con le analoghe rappresentanze del Vallo di Diano (il sindaco di Sala Consilina Antonio Ferrari e una delegazione di quel Consiglio dell’Ordine degli Avvocati, guidata dal consigliere anziano Antonio Rienzo) accompagnati dal consigliere regionale campano Donato Pica. L’intesa, che segue analogo accordo raggiunto dai due Consigli dell’Ordine forense, è in pratica questa: se la revisione delle circoscrizioni giudiziarie in atto a livello centrale (da cui si attende il taglio di alcuni piccoli Tribunali) dovesse vedere la scura abbattersi su Lagonegro e Sala Consilina, si chiederà prioritariamente di accorpare le due circoscrizioni in modo da fare “massa critica” e salvare almeno una delle due che possa essere messa a servizio dell’intero comprensorio. Tra Lagonegro e Sala, è stato evidenziato nell’incontro, c’è una distanza di 30 chilometri a fronte dei non meno di 100 che sarebbero necessari per raggiungere rispettivamente Potenza e Salerno e accorpando le due realtà si innalzerebbero i parametri di cittadini servizi, attività e magistrati presenti presi in considerazione per decidere in merito alla sopravvivenza dei Tribunali.

“Bisogna prendere atto della straordinaria serietà della relazione che si è instaurata – ha osservato il presidente De Filippo – e che ci motiva ulteriormente su una battaglia che deve riaffermare la valenza dei territori nelle scelte e anche la capacità che le classi dirigenti locali riescono a mettere in campo per il raggiungimento degli obiettivi comuni. La strada indicata non si sottrae alla necessità dell’efficientamento e, come Regione Basilicata, dichiaro già la disponibilità ad accompagnare questo processo non facendo mancare un sostegno sia politico che di risorse per rendere le nostre strutture giudiziarie ancora più moderne. E su questa linea – ha concluso De Filippo – sono certo troveremo anche la convergenza del presidente della Regione Campania Stefano Caldoro”.

La scelta dell’accorpamento, è stato spiegato nell’incontro, rappresenta comunque una subordinata al tentativo di mantenere in vita entrambi i presidi. “Le linee guida della commissione tecnica incaricata di fissare i parametri per le nuove circoscrizioni – ha detto il consigliere regionale campano Donato Pica – dovrà comunque passare per le commissioni parlamentari Giustizia e anche in quella sede dovremo porre in atto ogni utile tentativo per salvaguardare la specificità dei nostri territori. Ma è bene non trascurare ogni possibile soluzione”.

Gli amministratori lucani, dal canto loro, hanno evidenziato come il mantenimento del presidio giudiziario nell’area sud rappresenti un elemento imprescindibile per il territorio. “In Basilicata – ha detto il sindaco di Lagonegro Mitidieri – l’ipotesi di soppressione dei due tribunali di Lagonegro e Melfi metterebbe a rischio anche la presenza del distretto di Corte d’Appello, che necessita di almeno tre Tribunali, e per quel che riguarda i cittadini dell’area sud lucana ci sarebbe il disagio di percorrenze non inferiori ai 100 chilometri per raggiungere il più vicino tribunale. Ragioni, queste, che siamo certi che la Regione saprà far valere nel momento delle scelte”.

Analogamente, il sindaco di Sala Consilina, Gaetano ferrari, ha rappresentato le difficoltà della sua area. “Non solo la distanza da Vallo della Lucania o Salerno sarebbe enorme – ha spiegato – ma ci si troverebbe nella paradossale situazione che per efficientare la Giustizia si chiudesse un Tribunale che presenta buone performance per spostare l’attività in realtà con un livello di organizzazione minore”.

I due Consigli dell’Ordine degli avvocati, intanto, hanno già commissionato un dossier ad un Centro Studi dell’Ordine dei Dottori Commercialisti per analizzare la realtà socioeconomica delle due circoscrizioni, cosa comporterebbe la soppressione dei Tribunali e i risparmi che si andrebbero a realizzare con l’accorpamento. “Preferiamo la proposta alla protesta – ha detto il presidente lagonegrese Rosa Marino – e contiamo molto sul fatto che la norma prevede che siano ascoltati i presidenti di Regione e che, quindi, il nostro presidente De Filippo possa far valere le ragioni di entrambi i territori”. “Sopprimendo Sala e Lagonegro – ha detto il consigliere anziano dell’Ordine campano, Antonio Rienzo – non resterebbe più un solo tribunale nell’asse che va da Salerno a Cosenza. La scelta dell’accorpamento ha osservato – sarebbe invece il minore dei mali, con uno spostamento di appena 30 km da una sede all’altra. Al ministero abbiamo fatto una lettera asettica – ha aggiunto – non indicando la sede da scegliere tra le due. Per noi, qualunque sarà, la accetteremo”.

 

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