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L’Amministrazione Comunale uscente di Matera ha trasferito i lavori pubblici complessi alla Provincia

Il Direttore di Confapi, Vito Gaudiano, interviene sugli ultimi provvedimenti della Giunta Comunale uscente di Matera che, con alcune ultime decisioni, ha completato il processo di deresponsabilizzazione della gestione dei lavori pubblici complessi.
Sin dall’inizio dell’Amministrazione De Ruggieri, infatti, Confapi aveva segnalato l’immotivata e sciagurata scelta del Comune di Matera che aveva affidato a Invitalia l’incarico di gestire gli appalti più importanti, perdendo così il controllo della gestione di tutto il processo amministrativo, dalla scelta delle imprese da invitare a quella dei professionisti coinvolti nella progettazione, esecuzione e collaudo delle opere. Opere pubbliche di importanza rilevante per la città e per il suo sviluppo.
Questa scelta, sotto gli occhi di tutti, ha comportato non solo il voltare le spalle alle responsabilità dell’Amministrazione, ma soprattutto ha dato luogo a enormi ritardi nella realizzazione delle opere, programmate e finanziate da anni, che
avrebbero dovuto essere appaltate prima del 2019, e con il rischio attuale di revoca dei fondi. Adesso, poche settimane prima della consultazione elettorale, l’Amministrazione Comunale uscente ha trasferito alla Provincia di Matera il compito di appaltare i lavori relativi agli interventi complessi, come il Parco intergenerazionale, il parcheggio interrato di piazza della Visitazione, la scuola Torraca, la Casa delle Tecnologie, la Tangenziale.
Questo provvedimento, proprio perché adottato poco prima del voto, appare incomprensibile ai più e compromette anche il lavoro della nuova Amministrazione. Soprattutto riguardo alla motivazione surrettizia della “massima urgenza”, tenuto conto anche che l’Ufficio Tecnico della Provincia è già gravato dal carico di lavoro di propria competenza istituzionale. Solo qualche mese fa – prosegue il Direttore di Confapi – il Sindaco uscente aveva definito l’Ufficio Tecnico del Comune un “bancomat”, avvicendando il dirigente in carica. Adesso, con la delibera in esame, si passa dal “bancomat” al “money transfer”, dichiarando implicitamente l’incompetenza della struttura comunale, ulteriormente mortificata.
Tuttavia questa non è l’unica delibera “anomala” adottata dell’Amministrazione uscente nel periodo pre-elettorale. Si tratta, infatti, solo della punta dell’iceberg di un’Amministrazione che ha concluso la sua vicenda politica e amministrativa con
una raffica di affidamenti diretti, senza gara, che sono già stati evidenziati e contestati dall’Associazione e che hanno riguardato svariati settori, dagli incarichi alla vigilanza ai lavori pubblici.

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