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L’appello dell’UGL alle ‘forze’ lucane

“La Basilicata sta morendo per la mancanza di lavoro e di investimenti, necessita assolutamente di inserire dell’ossigeno per ottenere un effetto ‘salvavita’ se ancora veramente crediamo in una ripresa: tutte le forze, politiche, imprenditoriali, bancarie e sindacali devono unitariamente mettere in campo, ognuno per la loro competenza, ogni forma di contributo affinché le risorse comunitarie disponibili per la Basilicata, quelle rivenienti delle royalties di petrolio ed acqua, insieme alle risorse aggiuntive che dovrebbero derivare dall’applicazione dell’art.16 della legge sulle liberalizzazioni, alimentino quel giusto e vero piano per la coesione sociale e territoriale”. Lo afferma, in un comunicato stampa il segretario regionale dell’UGL Basilicata Metalmeccanici, Giuseppe Giordano per il quale, “cosi facendo, si consentirebbe al nostro territorio lucano, di vincere la sfida della competitività riducendo il divario con il Nord se si investirebbe in infrastrutture e servizi, rilanciando l’occupazione e valorizzando risorse produttive. Se pur và dato atto che con l’ultima delibera del Cipe che riassegna 2,3 mld di euro al Mezzogiorno, e’ lavoro del governo Berlusconi ed in particolare dal Ministro degli affari regionali, Raffaele Fitto, tesa ad evitare il disimpegno dei fondi europei per quelle regioni che non erano state in grado di impiegarli, con l’attuale tempo di crisi economica e sociale, dobbiamo tutti noi attori sforzarci per investimenti a favore di interventi strutturali in Basilicata che può essere il fattore trainante per la crescita. Sono risorse importanti – conclude il segretario regionale dell’UGL Basilicata metalmeccanici, Giordano – che tuttavia non bastano ma certamente servono e possono contribuire in maniera determinante a recuperare i ritardi accumulati ed a mettere in moto un movimento utile alla crescita di cui la Basilicata ha un assoluto bisogno”.

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