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Le Presidenti delle Commissioni Regionale per le pari opportunità di Puglia, Calabria e Provincia autonoma di Trento incontrano il ministro Bonetti

Più risorse ripartite sui territori, ai Centri antiviolenza e alle istituzioni preposte, per aumentare le opportunità di autonomia lavorativa ed economica alle donne in difficoltà, una legge quadro nazionale che attui la Convenzione d’Istanbul accanto all’istituzione di un’autorità garante che presidi e monitori la piena applicazione delle normative antidiscriminatorie troppo spesso ignorate a causa di una frammentazione delle norme e della mancanza oggettiva di strumenti utili ad agire per attuarle.

Sono queste le richieste avanzate dalle Presidenti delle Commissioni Regionale per le pari opportunità di Puglia, Calabria e Provincia autonoma di Trento, in rappresentanza del coordinamento nazionale, nel corso di un incontro istituzionale tenutosi mercoledì con la ministra per le pari opportunità e la famiglia, Elena Bonetti.

L’occasione è stata utile per impegnare la ministra in specifiche iniziative istituzionali volte a sensibilizzare il protagonismo democratico e paritario delle donne nei luoghi della decisione che grazie alla proroga della legge Golfo-Mosca ha triplicato la partecipazione femminile nei Cda delle società pubbliche e quotate in borsa.

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