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Le ‘royalties-bancomat’ utilizzate per il bilancio d’esercizio 2013

Abbiamo colto il Governatore-sceicco con le mani nella marmellata: l’affermazione che “le royalties del petrolio sono tutte interamente utilizzate nel bilancio di esercizio 2013 e non ne esistono di disponibili” conferma la nostra tesi delle ‘royalties-bancomat’, da cui attingere per ogni evenienza. “C’è di più – spiega Filippo Massaro – è sempre l’agenzia di stampa del ‘vergognoso regime’ a rendere noto che ‘questa situazione perdura già almeno dal 2011’, elencando alcune strade che hanno preso i soldi derivanti dall’estrazione del petrolio: dal personale delle Comunità montane ai finanziamenti per le politiche sociali, ai programmi di forestazione alle vie blu, dal Copes ai fondi per la sanità. Il Csail-Indignati Lucani non ha mai contestato l’impiego delle royalties per venire incontro ai problemi reali di tutte le popolazioni lucane. Non avremmo – spiega Massaro – nulla in contrario, ad esempio, se le royalties servissero ad eliminare l’odiosa tassa sulla salute (ticket per la medicina specialistica ambulatoriale) per tutti i lucani. Il problema riguarda, dunque, gran parte degli obiettivi di spesa che toccano l’assistenzialismo, il clientelismo, il favoritismo sperpero a fini demagogici senza affrontare i problemi veri dell’occupazione stabile dello sviluppo produttivo e della fame di migliaia di famiglie lucane. Per non parlare dei minimi benefici che arrivano alle comunità che convivono con il Centro Oli di Viggiano e le attività di estrazione. Siamo di fronte all’ennesima dimostrazione che la protesta dei sindaci dei sei comuni della Val d’Agri che rivendicavano più royalties è stata solo strumentale e populistica perché adesso, che si sentono ‘eroi con la patacca di ottone’, tacciono nonostante la grave ammissione di De Filippo.

Ma in previsione della nuova composizione della Giunta Regionale – conclude Massaro – vogliamo mettere alla prova il subdolo Governatore-sceicco e i partiti che lo sostengono: si istituisca un Dipartimento-Assessorato specifico per l’energia (oltre al petrolio, gas e fonti alternative). Siamo convinti che mai come in questo caso i costi per l’assessore e il direttore generale siano sicuramente produttivi perché finalizzati ad incamerare più soldi e pertanto ben spesi. Si pensi solo all’incremento di royalties possibile attraverso un controllo vero e rigoroso sulla quantità di barili realmente estratti che attualmente non sappiamo se vengono rapinati”.

 

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