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Le royalties del petrolio in Basilicata

“La royalties del petrolio alla Basilicata”, oggetto venerdì sera di un convegno promosso da “Forum Democratico” presso la sala consiliare della Provincia di Matera. L’obiettivo era quello di innescare meccanismi di partecipazione e cambiamento per ripensare il sistema Basilicata, a partire dal tema del petrolio che produce ricchezza altrove, a discapito della salute e dell’ ambiente lucano. Dibattito animato dagli amministratori di Bernalda, Craco, Pisticci e Pomarico, con la presenza del consigliere regionale Benedetto.

“Bisogna aprire un tavolo con la Regione – ha detto il sindaco di Bernalda, Leonardo Chiruzzi – a partire dal documento comune che abbiamo sottoscritto con le amministrazioni di Pisticci, Montalbano e Craco per ridistribuire le risorse in termini di sviluppo sul territorio”.

Giuseppe Lacicerchia, sindaco di Craco, aggiunge che occorre rendere trasparenti ed accessibili i dati su come e dove vengono spesi i soldi delle royalties del petrolio.

A rappresentare il comune di Pisticci, il presidente del consiglio comunale, Rocco Fuina. “L’ amministrazione Di Trani ha intrapreso una strada chiara, a partire dal caso Geogastok: in primis la tutela della salute e dell’ambiente, con garanzie sulle ricadute economiche. Sul tema royalties occorre ripensare i criteri di ridistribuzione, pensando ad una legge di iniziativa popolare”.

Si fa sentire anche il sindaco di Pomarico, Giuseppe Casolaro, che rivendica per Geogastok compensazioni ambientali anche per il proprio comune e quelli di Miglionico, Grottole e Grassano, che si affacciano sulla Valbasento.

E’ intervenuto infine il capogruppo dell’Idv in consiglio regionale, Nicola Benedetto. “L’ accorso sulle estrazioni petrolifere in Lucania risale al 1998. Le compagnie petrolifere estraggono al giorno 45.000 barili al giorno, a detta dei dati Eni, che fa da controllore-controllato, mancando un sistema di misurazione pubblico. Le royalties spettanti alla Basilicata sono il 7%, aumentate al 10% attraverso il sistema della bonus card. Degli 80 milioni di euro incassati, 50 vanno per risanare la sanità lucana e 10 al sistema universitario. La gran parte di questi fondi, però, sono spesi nei modi più disparati dalle amministrazioni comunali interessate dalle estrazioni: si va dalle sculture contemporanee sul Sirino al parco dei Greci del comune di Senise. Nel 2012, con il Memorandum Stato-Regione di pochi mesi fa, le estrazioni saliranno a 250.000 barili al giorno”.

Presenti in sala anche diverse realtà sociali, tra cui il movimento “Miracolo Lucano” che ai primi di ottobre aveva raccolto circa 10.000 firme per chiedere lo stop sul territorio lucano a nuove estrazioni petrolifere e l’innalzamento delle royalties al 50%. Dati che saranno presentati all’opinione pubblica il prossimo 5 dicembre in un incontro presso il teatro Duni della città dei Sassi.

 

 

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