CronacaPuglia

Lecce, assaltata la sede della Bancapulia

bancapuliaLa banda del bancomat ha cercato di colpire ancora. Dopo il blitz fallito qualche giorno fa a Galugnano, la banda ha riprovato. Obiettivo la sede di Bancapulia, in via Adriatica a Lecce, alle porte della città, dove i malviventi hanno piazzato e fatto esplodere una bomba rudimentale, per arraffare quanti più soldi possibili. Il colpo è stato tentato alle ore 4.30 circa della notte. A riprendere il tutto, le telecamere di videosorveglianza poste all’ingresso dell’istituto, che puntavano proprio alla cassa continua esplosa in aria con una miscela gassosa che, attraverso una scarica elettrica, ha letteralmente sventrato lo sportello automatico. La deflagrazione è stata fortissima, tale da mandare in frantumi la vetrata affianco allo sportello.

Una volta dentro, i ladri non sono riusciti a impossessarsi del bottino custodito nelle casse. Perché, temendo che l’esplosione potesse attirare Carabinieri e Polizia, hanno rinunciato di fatto al colpo e sono fuggiti a bordo di un Suv, imboccando la statale Lecce-Brindisi a tutta velocità. Inoltre, la zona in cui sorge la sede leccese di Bancapulia è a pochi metri dall’ex Foro Boario e dalla strada che porta da Lecce a Brindisi, di fronte all’Hotel Tiziano. Un’arteria, quindi, molto trafficata.

Sul posto sono giunti gli agenti delle Volanti, allertati da un cittadino che attendeva l’arrivo del bus. Gli investigatori hanno visionato i filmati registrati dalle telecamere di videosorveglianza, scoprendo come ad agire siano state almeno tre persone, due delle quali sono state immortalate mentre, col volto coperto da passamontagna, piazzavano l’ordigno davanti allo sportello bancomat, facendolo poi saltare in aria. Il colpo mancato, come accennato, ricorda molto quello ai danni dell’ufficio postale di Galugnano, frazione di San Donato, avvenuto una decina di giorni fa. Anche in quell’occasione i ladri hanno fatto esplodere il Postamat con il gas, per poi tentare la spaccata utilizzando un’auto come ariete. Ma invano, perché dopo le urla di alcuni residenti, sono stati costretti a fuggire senza riuscire a rubare neppure un centesimo.

 

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