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Lecce fra le città più care d’Italia per Imu e Tasi

“Lecce si conferma la città tra le più care per Imu e Tasi. Serve maggiore equità”. Salvatore Giannetto, segretario Uil, torna a lanciare l’allarme tasse nel capoluogo salentino due giorni dopo la scadenza per il pagamento delle imposte sulla casa (il contribuente ha comunque un anno di tempo per versare l’importo maggiorato con gli interessi e le sanzioni, ndr).
La media nazionale della somma fra queste due tasse – Imu e Tasi – è di 535 euro, ma ai leccesi è costata quasi 100 euro in più (86 per la precisione), cioè complessivamente 621 euro. “Rispetto ai costi di Imu e Tasi, il capoluogo salentino si conferma tra le città più care d’Italia. – continua Giannetto, commentando il Rapporto Imu-Tasi 2017 diffuso dal Servizio Politiche Territoriali della Uil nazionale – Già nel mese di giugno, relativamente ai costi dell’acconto per Imu e Tasi, avevamo annunciato la stangata destinata a colpire i cittadini leccesi e che purtroppo si conferma tale con il saldo di dicembre”.
Ne consegue che anche il costo complessivo dell’Imu/Tasi 2017 su una seconda casa a Lecce è più alto della media nazionale: 1.242 euro contro 1.070. Secondo il rapporto della Uil nazionale, per le seconde pertinenze dell’abitazione principale a Lecce si versano in media 85 euro per un garage e 35 euro per una cantina. Anche in questo caso, dunque, i costi del capoluogo salentino superano la media nazionale che si attesta a 76 euro per i garage e a 33 euro per la cantina. Chi possiede un solo garage o una sola cantina come pertinenza dell’abitazione principale non deve pagare nulla.

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