CronacaPuglia

Lecce, svolta nelle indagini sul rogo di via Imbriani

Svolta nelle indagini per l’esplosione di via Imbriani a Lecce che, nella notte tra l’1 e il 2 agosto 2011, ha distrutto il negozio ‘Sogni’ e provocato la morte di Michele De Matteis, 32 anni, colui che sarebbe stato ingaggiato proprio per eseguire l’attentato. Il Gip di Lecce, Nicola Lariccia, ha ccolto la richiesta del pm Gugliemo Cataldi, ed ha eseguito tre ordinanze di custodia cautelare nei confronti degli ex titolati di un negozio di Lecce, ritenuti i mandanti: si tratta di Giampiero Schipa, 46 anni, già proprietario dell’esercizio commerciale, e della moglie Maria Speranza Bianco, 37 anni, di Sturbo (LE); terzo provvedimento nei confronti di Gerardo De Angelis, 60enne tarantino, attuale titolare del negozio e ritenuto un prestanome. I tre sono accusati di aver agito al fine di riscuotere il premio assicurativo.

Quella sera, però, qualcosa andò storto. Il corpo senza vita di De Matteis fu estratto dai Vigili del Fuoco solo la mattina successiva, in un’intercapedine al di sotto dell’attività commerciale. L’uomo fu la vittima di un errore di valutazione dei danni che sarebbero scaturiti: l’aria si saturò e la stanza, piuttosto piccola, nella quale entrò usando un mazzo di chiavi, si trasformò in una bomba. L’esplosione, per la cronaca, causò il crollo di alcuni muri di separazione di diversi immobili. Il sopralluogo della Scientifica ha permesso di acquisire nuove prove, che cancellano sempre più le prime ipotesi, cioè del semplice incidente. E il mazzo di chiavi trovato vicino il cadavere di De Matteis è l’elemento più importante.

 

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