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Lettera aperta di Petrone e Romaniello ai vertici Regionali

AL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE

AI SEGRETARI REGIONALI DEL CENTROSINISTRA

Le ultime vicende legate alle assunzioni di interinali presso il Dipartimento Formazione della Regione ripropongono argomenti politici non più rinviabili. Il primo è di scelta strategica: il Presidente De Filippo in IV Commissione, su nostra sollecitazione, dichiarò con tanta enfasi che la Giunta regionale non avrebbe fatto più ricorso alle assunzioni interinali, per affrontare decisamente il tema del precariato. Le pratiche quotidiane, come al solito, dimostrano il contrario e sul terreno delle politiche del lavoro e della precarietà ci si muove sempre nel contrasto tra vecchie pratiche e reali esigenze dei cittadini.

Le difficoltà e le farraginosità nell’attuazione del Reddito ponte ne rappresentano un chiaro esempio. Ma ormai sono tanti gli elementi che si potrebbero mettere in fila per giustificare una nostra richiesta ufficiale di convocazione del tavolo regionale del centrosinistra: nomine, ticket sanitari, difficoltà a procedere sul terreno della qualità dell’assestamento di bilancio, e tanti altri.

Su nessuno di questo terreni si procede con un minimo di discontinuità e fino a quando il PD non avrà fatto quadrare i suoi conti interni non si procederà a nessun confronto.

Atteggiamenti e pratiche che fanno assumere protagonismo anche ad una destra che i cittadini lucani rifiutano e che dovrebbe guardare alle proprie coerenze. Allora diciamolo con chiarezza: SEL non è più disposta a queste pratiche e ci rivolgiamo a quanti nella società lucana, ma anche nel PD e negli altri partiti del centrosinistra, vogliono lavorare con noi alla costruzione di scelte e pratiche di buona politica, per costruire il nuovo centrosinistra in Basilicata.

Tutti i problemi del centrosinistra lucano sono di natura politica ed ogni giorno si confrontano con le esigenze drammatiche dei tanti lavoratori, giovani e cittadini lucani che vivono una delle crisi più drammatiche di questa regione. Da tempo abbiamo proposto un tavolo delle regole del centrosinistra per offrire indicazioni di comportamenti, pratiche innovative; un tavolo anche insediato, ma mai convocato. Da tempo indichiamo l’esigenza di trovare meccanismi e strumenti per garantire, a quanti si misurano con le pochissime opportunità di lavoro, trasparenza e diritti.

Su questi terreni si deve essere coerenti, per cui appaiono patetici i tentativi di gridare alla “questione morale” solo per alzare il prezzo delle richieste nella coalizione. La questione morale è questione politica e va recuperata in pieno. Pensiamo alla moralità pubblica come fondamento principale e indispensabile di una democrazia moderna e rinnovata. All’obbligo che la politica ha di pensare se stessa come servizio a favore della collettività, come manifestazione più nobile della cittadinanza, come volontà di “fare qualcosa per gli altri”.

Non certo per rinchiudersi in uno sterile moralismo, ma per riuscire a coltivare la giusta e indispensabile tensione morale e progettuale, senza la quale rischieremmo di procedere a tentoni e di fare poca strada; senza la quale ci ritroveremmo prigionieri di un pragmatismo di scarso respiro e fine a se stesso. Di qui la nostra convinzione, che si rafforza sempre più, che la Giunta regionale non corrisponde né alle esigenze di questa regione né a quelle della coesione e qualità del centrosinistra lucano.

E’ sempre più evidente la mancanza di un punto di vista e di pratiche di governo della sinistra lucana e di SEL, pronta ad offrire il proprio contributo solo per una politica di reale cambiamento.

Domani probabilmente nascerà a Roma il Terzo Polo. Se ciò accadrà il PD lucano avrà il dovere di scegliere se ricomporre un’alleanza di centrosinistra che svolti sul terreno strategico e di pratiche di governo, oppure codificare quello che pare proprio essere il suo orizzonte in Basilicata: stringere l’accordo con il terzo polo, superando anche la storia del centrosinistra di questa regione. Vogliamo ormai chiarezza e coerenza, senza delle quali non ci sentiremo più, a tutti i livelli, legati ad astratti vincoli di maggioranza.

Il Coordinatore regionale – Carlo Petrone

Il Capogruppo alla Regione – Giannino Romaniello

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