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Lettera dei Vescovi della Basilicata al direttore de “La Nuova”

Riceviamo e pubblichiamo la Lettera inviata dai Vescovi della Basilicata al direttore de “La Nuova”:

Egregio Signor Direttore, a seguito della lettera scritta dall’Associazione “Professione Wedding Basilicata”, indirizzata al Presidente della Regione Vito Bardi, al Prefetto di Potenza Annunziato Vardè, al Prefetto di Matera Rinaldo Argentieri, e pubblicata dal suo quotidiano “La Nuova”, ci dispiace dover constatare con rammarico che quanto riportato è difforme dalla lettera e dallo spirito di quanto noi Vescovi abbiamo indicato. Precisiamo: Le riflessioni fatte circa le “Celebrazioni dei Matrimoni in tempo di Coronavirus” sono di tutti i Vescovi della Conferenza Episcopale di Basilicata (CEB), nel documento “Indicazioni circa i Sacramenti e le feste patronali in tempo di Coronavirus dell’1 aprile 2020”, e non soltanto di S.E. Mons. Ligorio e di S.E. Mons. Caiazzo; In tale documento, infatti, c’è espressamente scritto riguardo ai Matrimoni che: “Si conferma quanto già in atto nelle nostre Chiese di Basilicata prima della pandemia, fatta salva la facoltà di ogni vescovo di derogare a tale norma qualora ci fosse un motivo grave.” Il problema però, da quanto emerge dalla Lettera da Lei pubblicata, sarebbe l’ulteriore considerazione che i Vescovi fanno: “Onde evitare, però, più differimenti di date, per via dell’incertezza circa la fine delle restrizioni, si consiglia di rinviare la celebrazione all’anno prossimo, come altre coppie hanno già deciso di fare”. Noi Vescovi ci siamo premurati di dare un “consiglio”, non un ordine, a proposito della eventualità di pensare altre date per l’anno in corso. Tale consiglio, infatti, è maturato a fronte delle continue proroghe previste dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) quanto all’emergenza sanitaria. I Vescovi non impongono, propongono, e, nei limiti del possibile, vengono incontro ai problemi e alle sofferenze che soprattutto gli sposi in questo momento stanno vivendo nel pensare a un probabile rinvio del loro matrimonio. Pertanto ci preme ribadire in maniera chiara il nostro pensiero. In tutto il 2020 i matrimoni possono essere celebrati nelle date stabilite dagli sposi, compresi i giorni delle vigenti misure sanitarie, attenendosi a quanto il DPCM ha già decretato. In questa “fase 1”, “il rito si svolga alla sola presenza del celebrante, dei nubendi e dei testimoni – e siano rispettate le prescrizioni sulle distanze tra i partecipanti.” (Nota del Ministero dell’Interno sull’accesso alle Chiese, la partecipazione ai riti della Settimana Santa ed i Matrimoni del 30 marzo 2020).

Per la “fase 2” e la “fase 3”, così come ipotizzato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, ci si atterrà alle disposizioni aggiornate di volta in volta. Nella speranza che queste nostre precisazioni possano chiarire eventuali incomprensioni ed aiutare le coppie a maturare serenamente e senza allarmismi la decisione che ritengono più opportuna, ci auguriamo che presto questa pandemia possa terminare per riprendere la vita con lo spirito costruttivo per un bene superiore: il bene comune. È risaputo, inoltre, quanto stiano a cuore a noi Vescovi i problemi di tutti i lavoratori sempre e particolarmente in questo momento, non ultimi i lavoratori del settore (ristoratori, fotografi, fioristi ecc.). Ci aspettiamo dalle Istituzioni che, nell’attesa di una ripresa economica, sociale e sanitaria, tali da consentire un rientro alla normalità, anche per loro ci siano degli ammortizzatori sociali tesi a sopperire all’attuale momento di crisi. Questa è la Pasqua del Signore! Risuscitare vincendo la morte. Nel ringraziarla nuovamente per il suo servizio di informazione le auguro una Santa Pasqua.

I Vescovi della Basilicata

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