CronacaPuglia

Licenziato dipendente del Tribunale di Lecce per troppe assenze

Assenze sistematiche per 6 mesi consecutivi dal suo posto di lavoro, ovvero il Tribunale di via Brenta. E così un dipendente del Tribunale di Lecce è stato sollevato dal suo incarico, in applicazione dell’ultimo decreto legislativo del Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione, Marianna Madia. L’uomo si sarebbe assentato innumerevoli volte dall’ufficio, senza mai comunicarne i motivi alla dirigenza. Si tratta di uno dei primi dipendenti pubblici del Salento colpito della nuove norme introdotte dal Governo per dare una stretta ai “furbi del cartellino”.
Norme, queste, che prevedono anche sanzioni disciplinari, e finanche il licenziamento per il dirigente che non adotta per tempo il provvedimento di sospensione cautelare del dipendente ritenuto infedele. In questo caso ci sono anche risvolti penali, non solo perche l’assenteismo viene contestato con l’ipotesi di reato di truffa ai danni del Ministero della Giustizi, ma anche perché quando è stato messo al corrente di essere sottoposto a provvedimento di sospensione cautelare, quel dipendente ha prodotto della documentazione per giustificare le assenze che è stata giudicata poco attendibile. Gli atti per questo sono stati trasmessi in Procura ed è stata avviata un’inchiesta per l’ipotesi di reato di falso.
L’interessato si è affidato all’avvocato Salvatore Spano sia per impugnare il licenziamento per giustificato motivo oggettivo, sia per difendersi nell’inchiesta penale ed anche nell’eventuale procedimento che potrebbe avviare la Corte dei Conti per chiedere la restituzione delle somme percepite per le ore non lavorate.

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