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L’UGL riunisce il direttivo metalmeccanico

“Ora è realtà, la ricerca, l’alta formazione che saranno rivolte al settore dell’ingegneria di processo, con la realizzazione del Campus per l’innovazione tecnologica collegato allo stabilimento Sata di Melfi, sarà certamente di supporto fondamentale nel settore automotive, struttura per legare ancora di più la Fiat al territorio lucano conditio di eccellenza per lo sviluppo di sistemi innovativi nei processi di produzione specificatamente nelle attività di certificazione di qualità dei veicoli, ricerca di nuove tecnologie produttive, studio dei processi di lavorazione e riduzione dei consumi energetici. Il tutto all’insegna del World Class manufacturing (Wcm)”.

Con questo auspicio presso il Centro Sociale ‘P. Sacco’ a Rionero, si è riunito il direttivo provinciale metalmeccanici di Potenza presieduto dal segretario provinciale dell’UGLM di Potenza, Donato Russo. “L’industria automobilistica lucana può, grazie al supporto del tale centro sperimentale di ricerca, convertire la sua produzione in mezzi ibridi, elettrici, biodiesel o a idrogeno. Può uscire così dal nostro territorio – ha affermato il sindacalista metalmeccanico nel corso dell’incontro – un grande punto nella battaglia contro l’inquinamento, abbandonando l’auto a benzina a favore dell’auto elettrica e dell’ibrido, auspicio della volontà di superare la crisi economica pensando soprattutto al futuro in positivo e decidere di combattere già la successiva crisi, quella climatica, consapevoli che la crisi economica sarà superata. Inizia una nuova sfida, abbandonare l’auto benzina e convertire il mercato delle auto è certamente una scelta coraggiosa, una scelta conveniente che partirebbe dalla Basilicata”. Non è mancata l’analisi, discussione, una capillare ed attenta disamina della situazione economica-produttiva delle industrie metalmeccaniche, in particolar modo su gli avvenimenti di cassa integrazione che stanno interessando la Fiat Sata di Melfi e tutto l’indotto ad essa collegata. All’incontro ha preso parte il segretario regionale generale UGL Basilicata, Giovanni Tancredi, il quale ha sostenuto che, “è giunto il momento ove vanno prese delle responsabilità nell’individuare soluzioni nuove ad un sistema economico lucano in rapidissimo cambiamento e ad una crisi senza precedenti. Più grave sarebbe se un’azienda decidesse di uscire totalmente da un sistema di regole. E’ proprio per sventare questa ipotesi, per non regalare un alibi a chi ha già ipotizzato un piano che metterebbe a repentaglio non solo i metalmeccanici ma tutti i lavoratori, non solo un sindacato ma tutto il sindacato e le associazioni delle imprese, dobbiamo comporre un tavolo tecnico regionale perché è questo l’unico modo che abbiamo per difendere il lavoro e i lavoratori lucani”. A conclusione dei lavori, il direttivo ha approvato all’unanimità ciò opportuno da mettere in campo per evitare questo stillicidio continuo ed infrenabile di cassa integrazione credendo che sia arrivato il turno di Melfi, della Basilicata e di tutta la forza lavoro FIAT ed Indotto, nel vederli ricominciare a produrre come i ‘bei tempi. La segreteria regionale dell’UGL Basilicata metalmeccanici ed il direttivo – hanno concluso Russo e Tancredi -, spera contribuendo unitariamente con le altre forze sindacali del settore, ad uscire da questo momento difficile nell’auspicio di un piano industriale concreto , chiaro e sugli obiettivi di sviluppo di tutta la produzione auto in Basilicata. SATA deve essere messa nelle giuste ed ottimali condizioni di poter incrementare la produzione auto nell’augurio che venga revocata tutta la cigo a garanzia dell’occupazione nella fabbrica di Melfi: ne trarrebbero tutti i 10000 lavoratori della SATA ed indotto, oltre all’intero territorio lucano”.

 

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