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Marcia della Cultura a Irsina

Il 26 Febbraio, nel borgo più bello d’Italia, Irsina, la vecchia Montepeloso, si è svolta la Marcia della Cultura secondo l’Accordo di Programma “La Basilicata in marcia per la Cultura” della Regione Basilicata. “In un’atmosfera festante – è evidenziato in una nota dell’istituto comprensivo statale di Irsina – gli alunni di tutti gli ordini di scuola presenti nel territorio insieme alle rispettive famiglie, alle autorità civili, religiose, scolastiche, associative e di volontariato, al coordinatore regionale dell’evento e ai vertici regionali, provinciali e locali dell’Unicef hanno reso omaggio ad alcune tra le tante figure storiche illustri della città: il Mantegna, pittore e scultore del Rinascimento, Giovanni Maria Trabaci, compositore e organista attivo della prima era barocca, e famiglia Nugent, dal capostipite conte Laval Nugent von Westmeath all’ultima discendente contessina Margherita Nugent”. Lungo le vie della cittadina uno sventolio di bandierine con il logo della Regione Basilicata, canti popolari carnevaleschi accompagnati dallo strumento tradizionale del cubba-cubba, maschera tipica irsinese “U Scazzaridd Scunsacret”, ideata e realizzata dagli alunni dell’Istituto Comprensivo e tratta da un’antica leggenda paesana e all’unisono lo slogan “LA SCUOLA CAMMINA UNITA PER IRSINA, MARCIAMO, CANTIAMO Più SIAMO E MEGLIO STIAMO”. La manifestazione si è conclusa con l’esposizione di prodotti enogastronomici locali, oggetti in vimini del mondo contadino, la mostra sui Nugent degli alunni del Liceo Scientifico di Irsina nel cortile dell’antico palazzo di loro proprietà, e poi l’esibizione delle Torri Umane “U’ Pizzicantò”, la lettura di poesie di poetesse lucane in onore di Matera, capitale della Cultura 2019, della città di Irsina e della Santa protettrice Santa Eufemia, nella suggestiva Cattedrale, dove è sta consegnata la nomina simbolica di “Ambasciatore nel mondo dell’Accordo di Programma Umanitario Basilicata in Marcia per la Cultura” alla famiglia del giovane musicista irsinese Alessandro Trabace. All’uscita dalla Cattedrale un lungo suono delle campane del millenario campanile e la visita del luogo emozionale “I Tesori del Bradano”, bottega virtuale del Mantegna che con le sue mani laboriose plasmò l’unica sua scultura, la statua di Santa Eufemia, richiamo per visitatori di tutto il mondo.

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