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Marò, l’esame del processo rinviato al 20 febbraio

Il Tribunale speciale di New Delhi ha aggiornato al prossimo 20 febbraio l’esame sul processo a Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, i due marò italiani. Il procedimento penale nei confronti dei due fucilieri, attualmente, è sospeso su ordine della Corte Suprema, che a marzo aveva ammesso un ricorso sull’incompetenza della polizia antiterrorismo della Nia a condurre le indagini. Prossima scadenza è il 12 dicembre, ovvero l’udienza del ricorso fissata dalla Corte Suprema.
Nel frattempo, l’edizione odierna del quotidiano ‘The Economic Times’, afferma che l’India sta valutando una proposta dell’Italia circa una soluzione consensuale della vicenda dei due marò. Secondo altre fonti governative, il governo ha deciso di tenere al più presto una riunione presieduta dal consigliere per la sicurezza Ajit Dova, per studiare la soluzione offerta dall’Italia.
“L’Unione Europea ha esortato l’India a trovare al più presto una soluzione rapida e soddisfacente alla controversia, in base alla Convenzione dell’Onu sul diritto del mare e al diritto internazionale. L’UE ha inoltre ribadito che i ritardi nel processo dei due marò sono del tutto inaccettabili”, ha affermato l’Alto rappresentante per la Politica estera, Catherine Ashton, rispondendo alle parole di Antonio Tajani, Vicepresidente del Parlamento europeo. La replica di Tajani non si è fatta attendere: “La risposta della Baronessa Ashton alla mia interrogazione conferma l’impegno dell’Europa per la rapida soluzione del caso dei due Marò italiani Girone e Latorre. – ha detto l’esponente di FI – Dalle parole della Ashton emerge forte la condanna nei confronti dell’India per i ritardi accumulati nell’affrontare la vicenda. Da Bruxelles continuerò a vigilare affinché vengano prese tutte le iniziative Ue necessarie alla liberazione dei due Marò”.

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