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Mastrosimone su agricoltura biologica e integrata

“La nostra è una regione vocata alle produzioni biologiche ed integrate, per la bassa concentrazione di aree urbane ed industriali, la presenza di aree protette che potrebbero essere destinate interamente al biologico, la grande disponibilità di risorse naturali, la molteplicità di indirizzi produttivi negli ambienti più disparati e la buona presenza di addetti all’agricoltura, unitamente alle attività turistiche, agrituristiche e culturali, che si svolgono sul territorio.

Con il metodo dell’agricoltura biologica e di quella integrata, in Basilicata si stanno recuperando e rivalutando a livello alimentare, oltre all’ortofrutta della piana metapontina e alle vecchie varietà vegetali, quelle specie che una volta erano tipiche dei nostri ambienti e che sono state abbandonate per mancanza di mercato”. Lo ha dichiarato oggi Rosa Mastrosimone, assessore regionale all’Agricoltura, nel suo intervento al seminario “Agricoltura biologica e integrata in Basilicata”, nell’ambito di “Naturalmente Lucano” all’Ente Fiera di Tito Scalo.

“Con circa il 12% della superficie agricola utilizzata, destinata all’ agricoltura biologica (poco meno di 100 mila ettari), dati i diversi orientamenti produttivi delle aziende convertite, – ha proseguito – la Basilicata si colloca fra le regioni con il più elevato e variegato potenziale. Le aziende iscritte attualmente sono circa 1.300 con una Sau (Superficie agricola utilizzata) di circa 40 mila ettari. Sull’andamento del numero delle aziende iscritte all’Albo Regionale degli Operatori molto incidono le politiche di sviluppo rurale messe in atto dalla Regione. Negli ultimi anni si è assistito ad un crollo del numero perché dal 2005, per poco più di un quinquennio, la Regione non ha emanato bandi per il sostegno alle aziende che praticano agricoltura biologica o integrata, e le aziende, che in passato avevano chiesto i controlli di certificazione, completati i 5 anni d’impegno previsti dall’ex Reg. Ce 1257/99, hanno iniziato a cancellarsi dall’elenco regionale, perché i costi e gli impegni del sistema di vincoli e di controlli non è stato compensato da forme di sostegno finanziario al reddito”.

“Bisogna consolidare i risultati raggiunti – ha detto Mastrosimone – ‘scremando’, come successo nell’ultimo periodo, l’elenco regionale dagli operatori interessati esclusivamente ai contributi comunitari e fare in modo che le aziende che scelgono di rimanere nel sistema di certificazione e di controllo, riescano ad immettere sul mercato prodotti biologici facilmente identificabili ed in grado di generare redditi aziendali soddisfacenti.

Il prossimo 15 maggio scadranno i bandi per la presentazione delle domande di pagamento di conferma d’impegni assunti ai sensi della misura 214 – azione 1 “Sostegno dell’agricoltura integrata” e azione 2 ”Sostegno all’agricoltura biologica”.

E’ centrale nella politica dell’Assessorato che rappresento, mettere in campo tutte quelle azioni sinergiche che mirano a sostenere il reddito degli agricoltori (con particolare attenzione per le produzioni ecosostenibili), a garantire i produttori e i consumatori sulla tracciabilità e sulla salubrità dei prodotti agroalimentari, a consentire loro di trovare nuove posizioni sul mercato e a guidare le aziende verso dinamiche di commercializzazione altamente efficaci, anche attraverso interventi concreti a sostegno dell’export made in Basilicata”.

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