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Matera 2019, presentazione della cerimonia di apertura

Il sindaco di Matera, Raffaello de Ruggieri, e il presidente della Fondazione Matera Basilicata 2019, Salvatore Adduce, hanno convocato per lunedì, 7 gennaio, alle ore 16, nella sala “Mandela”, al sesto piano del municipio, una conferenza stampa per presentare il programma della cerimonia di apertura dell’anno da Capitale europea della cultura.

Interverranno, fra gli altri, il Prefetto di Matera, Antonella Bellomo, e il direttore generale della Fondazione, Matera Basilicata 2019, Paolo Verri.

Qui di seguito segnaliamo gli auguri del Commissario europeo alla cultura, Navracsics, rivolti alle due capitali europee della cultura del 2019, Matera e Plodviv:

Dal 1 gennaio il titolo di Capitale europea della cultura è detenuto per un anno da Plovdiv (Bulgaria) e Matera (Italia).

Tibor Navracsics, Commissario europeo per l’Istruzione, la cultura, i giovani e lo sport, ha dichiarato: “I programmi di Plovdiv e Matera mostrano il futuro che queste città immaginano per se stesse e per l’Europa, celebrando al contempo i propri straordinari patrimoni secolari. L’iniziativa della Capitale europea della cultura unisce le persone e mette in evidenza il ruolo della cultura nella costruzione di un’identità europea”.

“Entrambe le città contribuiranno ad assicurare l’impatto a lungo termine del successo dell’Anno europeo del patrimonio culturale che, nel corso del 2018, ha dimostrato come la cultura possa trasformare in meglio le nostre città e regioni. Auguro a Plovdiv e a Matera ogni successo nell’anno a venire.”

Plovdiv è la prima città bulgara in assoluto ad essere scelta come Capitale europea della cultura. Grazie a un programma completamente sviluppato all’insegna del motto “Together” (insieme), il 2019 porterà nuove opportunità per la regione e visibilità internazionale alla città. Plovdiv, la regione centro-meridionale della Bulgaria e le città di Sofia, Varna e Veliko Tarnovo ospiteranno più di 300 progetti, tra cui festival e progetti basati sulla comunità costruiti attorno a temi legati alle caratteristiche tipiche di Plovdiv, alla sua storia, al suo patrimonio culturale e alle sfide che la città deve affrontare. I visitatori potranno partecipare a diverse attività: dalla scoperta dell’alfabeto cirillico attraverso varie mostre a coproduzioni teatrali in collaborazione con le comunità balcaniche occidentali, rom e turche. Le cerimonie di apertura avranno luogo dall’11 al 13 gennaio e prevedono una serie di eventi al coperto e all’aperto, tra cui uno spettacolo di musica, luci e danza la sera del 12 gennaio. La Commissaria per l’Economia e la società digitali Mariya Gabriel presenzierà alla cerimonia di apertura ufficiale il 12 gennaio.

Il programma di Matera, organizzato all’insegna del motto “Open Future” (futuro aperto), si concentrerà in particolare sull’inclusione sociale e culturale e sull’innovazione collaborativa. Tra gli eventi di maggior rilievo le mostre “Ars Excavandi”, uno sguardo contemporaneo alla storia e alla cultura dell’architettura ipogea, “Rinascimento riletto”, un viaggio attraverso il passato artistico della Basilicata e della Puglia, e “La poetica dei numeri primi”, una mostra sulla centralità della matematica nel lavoro di artisti di tutte le età. Matera sarà anche teatro della prima rappresentazione en plein air, in collaborazione con il Teatro San Carlo, dell’opera “Cavalleria Rusticana” e di 27 progetti sviluppati con le comunità creative locali e altri partner europei. Le cerimonie di apertura avranno luogo il 19 e 20 gennaio e riuniranno 2 000 musicisti provenienti da tutta la Basilicata e da molte altre parti d’Europa. Il commissario Navracsics presenzierà alla cerimonia ufficiale di apertura il 19 gennaio.

Contesto

L’iniziativa della Capitale europea della cultura è stata avviata nel 1985 da Melina Mercouri, l’allora ministra greca della Cultura, e si è affermata negli anni come una delle iniziative culturali più prestigiose d’Europa. Le città sono selezionate sulla base di un programma culturale che deve presentare una forte dimensione europea, promuovere la partecipazione e il coinvolgimento attivo degli abitanti e contribuire allo sviluppo a lungo termine della città e della regione circostante.

Il titolo di Capitale europea della cultura offre inoltre alle città un’eccellente opportunità per ricostruire la propria immagine, mettersi in evidenza a livello mondiale, attirare un numero maggiore di turisti e ripensare il proprio sviluppo attraverso la cultura. Il titolo ha un impatto a lungo termine, non solo nell’ambito della cultura ma anche sul piano sociale ed economico, sia per la città che per la regione.

Le Capitali europee della cultura 2018 sono state La Valletta (Malta) e Leeuwarden (Paesi Bassi). Dopo Plovdiv e Matera nel 2019, le future Capitali europee della cultura saranno Fiume (Croazia) e Galway (Irlanda) nel 2020; Timișoara (Romania), Eleusi (Grecia) e Novi Sad (Serbia, paese candidato) nel 2021; ed Esch (Lussemburgo) e Kaunas (Lituania) nel 2022. Veszprém (Ungheria) è raccomandata per detenere il titolo nel 2023.

 

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