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Mazzocco: Arbea in accelerazione, altri pochi mesi per andare a regime

“Dal giorno che ho ricevuto la nomina ad assessore mi sono messa al lavoro con Roma nello spirito non di cercare colpe ma soluzioni per la vicenda di Arbea. Questo, a mio avviso, è il modo migliore di intendere il mio impegno di servizio per l’agricoltura lucana”. Nella replica al dibattito consolare sulla vicenda di Arbea, l’assessore regionale all’Agricoltura, Vilma Mazzocco, ha ripercorso brevemente quanto accaduto negli ultimi mesi per mostrare i forti passi avanti fatti nell’affrontare e avviare il percorso di risoluzione delle diverse problematiche.

“La prima emergenza – ha ricordato l’assessore – era quella di evitare il disimpegno dei fondi europei per l’agricoltura e ci siamo riusciti. Ora dobbiamo pensare al futuro di Arbea e la relazione che vi ho presentato parte da dati forniti da chi ha la responsabilità della struttura, cosa che ci consente di basare le iniziative che adotteremo per risolvere il problema su dati certi.

Ma dobbiamo guardare anche il contesto nazionale. Nel 1999 venne emanato un decreto che intendeva avviare un completo decentramento con tutte le regioni che provvedessero a istituire organismi pagatori. Ad oggi, però, ce ne sono solo 8 in 7 regioni, mentre 5 hanno dichiarato di non volere un organismo proprio e ci troviamo con un meccanismo ibrido.

Su questo tema c’è stato anche un invito della Corte dei Conti al Governo e al Parlamento in cui la Corte invita a riconsiderare l’organizzazione strutturale degli organismi esistenti al fine di contenere i costi di gestione. Così oggi in sede politica si sta interrogando su quale sia la migliore configurazione del sistema degli organismi pagatori. È ovvio che questo processo in atto influenzerà anche le scelte della Regione Basilicata su Arbea.

Va poi detto che, su quanto accaduto in passato, ci sono anche delle corresponsabilità nazionali, come riconosciuto anche da alcuni esponenti della minoranza anche in riferimento alla spesa Feaga che non era gestita da Arbea”.

L’assessore ha poi esaminato la situazione attuale di Arbea. “Alcune criticità – ha detto – persistono come le 18mila pratiche da smaltire, ma dobbiamo prendere atto del lavoro fatto per avviare il recupero delle certificazioni di 4 anni e oggi i servizi della Comunità europea ne hanno proposto il riconoscimento, cosa che ritengo agevoli la fase successiva. Bisogna dare atto a tutti quanti lavorano in Area che hanno dato un contributo generoso e rilevante alla ripresa, ma anche la relazione costante che Arbea ha col Dipartimento Agricoltura e il rapporto tra Dipartimento, Ministero e Agea hanno configurato quel lavoro di squadra che ha consentito di raggiungere i risultati che abbiamo presentato. Ora credo che dobbiamo dare qualche altro mese ad Arbea per consentire di portare a compimento questa accelerazione anche in vista dell’eventuale richiesta di riconoscimento all’Unione Europea dello status di organismo pagatore, sempre che gli orientamenti nazionali vadano in questo senso”.

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