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Meritocrazia Italia: il fisco non si una tortura, ma una risorsa dello stato

E’ di questi giorni la pubblicazione in Gazzetta ufficiale del d.l. n. 146, recante misure urgenti in materia fiscale. Molti sono gli interventi previsti dal decreto, ma non tutte le difficoltà in cui versano attualmente le imprese italiane sono state prese in considerazione, né si ha conto del fatto chela mancanza di liquidità spesso dipende anche dall’impossibilità di recuperare tempestivamente i crediti che i contribuenti hanno nei confronti delle amministrazioni pubbliche. Per cogliere le opportunità offerte dai prossimi stanziamenti finanziari, riconquistare adeguati livelli di stabilità interna e credibilità nei rapporti internazionali, occorrono interventi decisi e una netta inversione di rotta. Occorrono misure realmente ispirate a equità, razionalità e ragionevolezza, proporzionalità e chiarezza e attuativa dei principi di garanzia, capacità contributiva e affidamento, nel verso di riportare equilibrio fra il livello dell’imposizione e il suo costo, diretto e indiretto, da una parte, e il corretto utilizzo delle risorse, contro pericolosi sprechi; e ripristinare il necessario patto di fiducia fra Cittadino e Stato.
Nei mesi scorsi, Meritocrazia Italia ha già avanzato alcune proposte di dettaglio sulla necessaria riforma fiscale con la novità assoluta della
costituzione della Agenzia delle Uscite a tutela di imprese creditrici e cittadini non pagati tempestivamente dalla pubblica
amministrazione.
Oggi, dando continuità all’opera di proposizione, Meritocrazia condivide con il Governo le proprie proposte di modifica e integrazione del d.l. n. 146. Tra gli interventi maggiormente auspicabili, reputa necessario che: si preveda per l’anno 2022 l’emanazione di una
rottamazione quater ,con possibile dilazione dei pagamenti sino a 5 anni, avente a oggetto le cartelle di pagamento affidate sino
al 31 dicembre 2020 e gli avvisi bonari emessi sino al 31 dicembre 2021, con eliminazione di sanzioni e interessi e riduzione percentuale al 50% anche delle imposte dovute, aperta a tutte le imprese che dichiarano fatturati sino a 10 milioni di euro ed a tutti i privati con redditi annuali inferiori a 50.000 euro;- si disponga la rottamazione totale per le cartelle esattoriali con importi fino a 10.000euro ed affidate entro il 31 dicembre 2018;- venga disapplicato l’obbligo di verifica adempimenti prevista dall’art. 48bis, d.P.R. n.602/73 anche nel caso di inadempienza contributiva in situazioni di debiti nei confronti della pubblica amministrazione nelle ipotesi di aziende coobbligate con il debitore principale; la disapplicazione dovrebbe esse prevista anche in caso di fallimento di quest’ultimo, e ancheper le aziende che vantano crediti dalla pubblica amministrazione per importi superiori a100.000 euro, in raccordo con il Codice dei contratti pubblici exarticolo 30, comma 5, d.lg. n.50 del 2016 e con le disposizioni previste per il fermo amministrativo ex art. 86, d.P.R. n. 602 del 1973

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