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Migranti a Ferrandina, la nota di Cifarelli

La vicenda dei cento immigrati trasferiti presso una struttura di Ferrandina scalo e , la conseguente “coda” di polemiche e sciacallaggi vari da parte di autorevoli esponenti del centrodestro lucano rappresenta il surreale paradigma di cui la comunità lucana è vittima. Veniamo ai fatti.
La Prefettura di Matera individua l’Old West di Ferrandina scalo per accogliere cento migranti sbarcati in Sicilia qualche giorno fa. Tutti i migranti vengono sottoposti ad un primo tampone e tutti risultano negativi. Gli stessi migranti, successivamente, vengono sottoposti ad un secondo tampone i cui risultati li conosceremo tra qualche giorno. Pertanto, gli ospiti vengono messi in quarantena in attesa di essere ridistribuiti in altri centri di accoglienza in Italia. Così come previsto dai vari protocolli nazionali e così come previsto dalla ordinanza n. 29 emanata dal Presidente della Regione Basilicata Vito Bardi.
Nel frattempo, un migrante (dicasi uno di numero) scappa dalla struttura e , da qui, l’inizio di polemiche pretestuose e di attacchi insensati verso il Ministro dell’Interno “colpevole”, agli occhi di qualcuno, di mettere in campo politiche di gestione del fenomeno migratorio caratterizzate da umanità e coraggio. Immediatamente dopo parte la caccia all’untore. Di questo argomento ci siamo già occupati qualche giorno fa in Consiglio Regionale, allorquando il tentativo maldestro del centrodestra lucano a trazione leghista di introdurre con una mozione il tema della chiusura dei centri di accoglienza, è stato prontamente respinto innanzitutto dall’intervento del Presidente Bardi sostenuto da tutte le forze più responsabili di maggioranza e
di minoranza.
In quella occasione il Presidente Bardi ha ribadito “La nostra è una terra accogliente ed ospitale , ma lo vuole fare nella totale sicurezza dei propri abitanti e dei propri ospiti“. Esattamente quello che è avvenuto in questa triste storia , dove il protocollo sanitario regionale ha funzionato e dove i controlli a garanzia della salute dei cittadini lucani e stranieri hanno rappresentato “la stella polare nel periodo dell’emergenza e lo sono ancora tuttora”.
Ci sembra evidente come la divaricazione valoriale all’interno della compagine governativa regionale amplifichi la confusione e l’approssimazione nella trattazione di una materia così delicata. C’è chi si riconosce nei valori della solidarietà, dell’inclusione sociale e quindi, della sicurezza e c’è chi preferisce, anche in quel di Ferrandina, mestare nel torbido ed agitare pericoli
inesistenti al solo fine di raccattare qualche voto in più. In questo modo alimentando paure ed insicurezza nei territori.
L’Amministrazione di Ferrandina d’intesa con la Prefettura e le forze dell’ordine stanno dimostrando capacità gestionale e fermezza nell’affrontare questa emergenza e, ancora una volta, l’intera Comunità lucana si distingue per maturità e buon senso, non cadendo nella trappola della paura e dell’intolleranza e dimostrandosi più responsabile di qualche suo rappresentante
istituzionale.
 
Il Consigliere Regionale
Roberto Cifarelli
 

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