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Ministero della Giustizia deve risarcire il comune di Lecce

Il ministero della Giustizia dovrà pagare per intero le spese sostenute nel 2011 dal Comune di Lecce per la gestione degli uffici giudiziari. La somma ammonta a 4 milioni e mezzo di euro, solo la metà dei quali erano già stati versati all’amministrazione comunale. Ora il Tribunale amministrativo regionale del Lazio ha dato ragione al Comune di Lecce, assistito dall’avvocato Luigi Quinto. Ma la partita è ancora aperta, perché in ballo ci sono anche i rimborsi degli anni successivi, dal 2012 al 2015.
Il contenzioso si era aperto, coinvolgendo anche altre sedi di Tribunale, perché da Roma avevano deciso di ridurre la quota destinata ai Comuni a copertura delle spese di amministrazione della macchina giudiziaria. Un taglio notevole, fatto per venire incontro alle esigenze della spending review. Ma che ha causato, comprensibilmente, la “rivolta” dei Comuni coinvolti, tra cui appunto Lecce.
“Con la sentenza depositata qualche giorno fa – spiega l’avvocato Quinto – il Tar del Lazio ha accolto il ricorso, riconoscendo la illegittimità della decurtazione operata dal Ministero, in quanto disposta nel 2012 con effetto retroattivo. Il Tar ha dichiarato illegittimo il taglio di 30 milioni di euro previsto dal Ministero, nella parte in cui è stato applicato anche retroattivamente alle spese già sostenute dal Comune di Lecce nel 2011”.

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