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Misseri libero?

Un groviglio di bugie, verità dette e ritrattate, accuse rimandate al mittente. Si può riassumere così la vicenda di Avetratana. Una ragazzina di 15 anni viene strappata alla vita, in maniera violenta e inspiegabile dai suoi parenti, ma tra di due indagati è lotta tra accuse e discolpe. Così Michele Misseri durante l’incidente probatorio, accusa senza indugi la figlia, Sabrina, di aver ucciso Sarah nel garage, strangolandola con una cinta e di aver coinvolto lui solo per “disfarsi” del cadavere. Durante l’ultimo interrogatorio, Misseri nega di aver abusato del cadavere di sua nipote.

Stando così le cose per Michele Misseri potrebbe ipotizzarsi l’uscita dal carcere, in attesa del processo per l’accusa di occultamento di cadavere.  Sono le ultime voci che circolano come indiscrezioni fuori dal tribunale di Taranto. Intanto i legali della famiglia Scazzi nutrono ancora perplessità sull’ultima verità firmata Michele Misseri. ‘Michele Misseri non dice tutta la verita’, pur rimanendo consolidato il quadro accusatorio’. Lo affermano gli avvocati della famiglia di Sarah Scazzi, Walter Biscotti e Nicodemo Gentile dopo l’interrogatorio fiume dello zio della quindicenne uccisa ad Avetrana. “C’e’ ancora qualcosa che nasconde – proseguono i legali – ed una sensazione che si ricava dalle sue incertezze nell’entrare nel dettaglio della dinamica dell’omicidio. Il sospetto è che dietro a queste incertezze c’é ancora qualcosa che Michele non riesce a dire”.
(Debora Desio)

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