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Il Miur e la scuola scendono in campo per Matera 2019

Promuovere la città di Matera, il suo patrimonio e le molte iniziative del programma di Matera 2019-Capitale Europea della Cultura.  Coinvolgere le studentesse e gli studenti in progetti di cura e rigenerazione del patrimonio culturale, coniugando l’arte con il linguaggio digitale e la scienza. Promuovere la cittadinanza attiva e democratica attraverso la conoscenza e il rispetto delle differenze. Favorire il dialogo tra le culture. Sono gli obiettivi contenuti nel Protocollo d’intesa firmato questa mattina al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, dal Sottosegretario Vito De Filippo e dalla Presidente della Fondazione Matera-Basilicata 2019 Aurelia Sole , Rettrice dell’Università degli Studi della Basilicata, con cui si avvia un rapporto di cooperazione tra il Miur e la Fondazione per promuovere nelle istituzioni scolastiche di tutta Italia le iniziative previste dal programma Matera- Basilicata 2019-Capitale Europea della Cultura.
Tra le prime azioni del Protocollo, il coinvolgimento di 80 studentesse e studenti vincitrici e vincitori delle competizioni nazionali organizzate dal Miur, chiamati a Matera dal 25 al 27 ottobre per scoprirne i tesori e confrontarsi con rappresentanti delle istituzioni e professionisti “eccellenti” di diversi settori. Il 27 ottobre, data in cui si celebrerà la Giornata delle Eccellenze, quest’anno proprio nella città lucana, le studentesse e gli studenti “eccellenti” saranno proclamati Ambasciatori di Matera 2019, con il compito di promuovere il vasto programma di Matera-Basilicata 2019-Capitale Europea della Cultura, presso le proprie realtà educative.
Il Protocollo prevede inoltre che, nel percorso di avvicinamento al 2019, il Miur e la Fondazione si impegnino a promuovere, presso le scuole di ogni ordine e grado, progetti che guardano all’arte e alla scienza e all’ambiente. In particolare, alunne e alunni saranno invitati a partecipare al progetto ‘Biophilia’ dedicato alla contaminazione tra musica e scienza, pensato per incentivare l’utilizzo della creatività imparando al contempo scienze, musica e tecnologia e ritenuto particolarmente adatto alle bambine e ai bambini affetti da dislessia e sindrome di deficit di attenzione. Il progetto “Matera 3019”, già inserito nel dossier di candidatura di Matera a Capitale della Cultura Europea, ha l’obiettivo di far riflettere sul futuro remoto e sulla consapevolezza ambientale. In generale, il Miur e la Fondazione incentiveranno l’innovazione culturale, la valorizzazione e la trasmissione della conoscenza del territorio, con la collaborazione di partner locali, nazionali ed internazionali, e degli atenei, in particolare l’Università della Basilicata.
«La collaborazione con il MIUR si inserisce in un percorso di costruzione di senso della comunità nazionale intorno ai temi della cultura, con particolare attenzione al ruolo dei giovani – ha sottolineato la Presidente della Fondazione Matera Basilicata 2019, Aurelia Sole -. L’accordo con Matera 2019 riprende quanto già sperimentato con Expo 2015, prevedendo un ampio coinvolgimento delle scuole sia in attività online attraverso una piattaforma dedicata, sia on site all’interno dei progetti che si svilupperanno a Matera nel 2019. Tali azioni contribuiranno a portare avanti lo spirito del progetto avviato nel corso della candidatura e che ha riscosso grandissimo successo, dal titolo “Porta la tua scuola nel 2019”».
«Siamo molto contenti, come Ministero, di contribuire in modo concreto alle iniziative di avvicinamento al 2019, anno per il quale Matera è stata proclamata Capitale Europea della Cultura – ha commentato il Sottosegretario Vito De Filippo -. Le nostre giovani ambasciatrici e i nostri giovani ambasciatori si impegneranno a promuovere l’evento presso le loro compagne e i loro compagni e le famiglie. Un ruolo, quello di ambasciatori, che ha molteplici obiettivi: partecipare in modo attivo a un grande evento culturale di respiro nazionale ed internazionale traendone insegnamenti di condivisione e cittadinanza attiva, testare in prima persona il grande valore del nostro patrimonio artistico e culturale e divulgarlo quanto più possibile. Del resto, lo stimolo a diventare cittadine e cittadini sempre più attivi e consapevoli è uno degli obiettivi principali della Legge 107 approvata nel 2015, che ha previsto ore di insegnamento specifiche e risorse, sia in termini di personale che finanziarie, per poterle realizzare. Il Miur e la scuola non potevano dunque non rispondere all’appello di Matera nel suo ruolo di Capitale Europea della Cultura e – ha concluso De Filippo – lo hanno fatto mettendo a disposizione il proprio fiore all’occhiello: le studentesse e gli studenti vincitori delle Olimpiadi che ogni anno si svolgono e toccano tutte le materie di insegnamento».

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