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Modugno, iniziati i lavori per i nuovi laboratori Merck Serono

Inizia a prender forma l’investimento di 50 milioni di euro per il potenziamento dello stabilimento Merck Serono di Modugno-Bari, che occupa 173 dipendenti e produce un’elevata percentuale dei farmaci biotecnologici del Gruppo. Oggi, con la posa della prima pietra, sono iniziati i lavori, alla presenza di rappresentanti istituzionali nazionali e locali, e dal direttore generale di Farmindustria, Enrica Giorgietti. L’inizio dei lavori giunge ad un anno esatto dall’annuncio fatto da Karl-Ludwig Kley, presidente Executive Board Merck, alla presenza di Matteo Renzi. Il completamento delle nuove infrastrutture dello stabilimento è previsto in due anni.
“La storia di questo stabilimento è fatta di successi, costruita sulla passione e sul coinvolgimento dei suoi dipendenti, che negli anni hanno dato un contributo essenziale per far sì che questo sito diventasse una realtà strategica per il Gruppo ed un valore importante per il territorio in cui opera. É anche una storia di continuo miglioramento tecnologico che, anno dopo anno, ha consentito la crescita di questo sito all’interno dell’organizzazione Global Manufacturing & Supply di Merck”, ha detto Karl-Ludwig Kley.
Nato nel 1992, l’impianto di Modugno si sviluppa su un’estensione di 125.000 metri quadri e, attualmente, dà lavoro a 173 dipendenti. Nella fabbrica viene prodotta un’elevata percentuale dei farmaci biotecnologici del Gruppo, spediti in oltre in oltre 100 paesi del mondo. All’interno del network globale di produzione biotech di Merck Serono, il sito barese si occupa delle attività di ‘fill&finish’ (dalla produzione fino alla spedizione del farmaco), insieme ad altri due stabilimenti, quello tedesco di Darmstadt e quello svizzero di Aubonne.
“Quest’attività di ammodernamento e potenziamento del nostro stabilimento è stata resa possibile anche grazie alla collaborazione delle istituzioni regionali e locali”, ha affermato Antonio Messina, Presidente ed Amministratore Delegato di Merck Serono S.p.A. Gli interventi sono stati in parte sostenuti dalla Regione con un contributo finanziario di circa 10 milioni di euro, attraverso un apposito Contratto di Programma.

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