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Mostra dell’agroalimentare tipico e bio della montagna potentina

Presso il salone delle scale mobili Basento a Potenza dal 20 maggio al 3 giugno, l’Alsia rende omaggio all’attività di valorizzazione dei prodotti agricoli e alla propaganda che i comizi Agrari e le Regie Cattedre Ambulanti di Agricoltura svolsero “a spezzare il pane della scienza” con gli umili lavoratori delle campagne agricole in Basilicata, promuovendo la modernizzazione dell’agricoltura. L’iniziativa accende i riflettori sui sistemi agroalimentari locali, “mettendo in mostra” le preziose raccolte di giornali e periodici lucani di argomento agrario custodite presso la biblioteca provinciale a Potenza.

Sfogliando i periodici sarà possibile ricostruire la storia politica, sociale ed economica dell’agricoltura lucana e, attraverso i bollettini agrari, si potrà rivivere il lungo percorso della diffusione del progresso tecnico nelle campagne.

Il panorama delle materie affrontate è estremamente vario e comprende articoli, di gelsicoltura, viticoltura, cerealicoltura, industria casearia, praticoltura, irrigazione, concimazione, zootecnia, igiene, veterinaria, esposizioni, prezzi dei prodotti, import – export, previsioni sull’andamento della produzione, l’analisi delle ricadute sull’economia locale degli accordi economici internazionali e approfondimenti su temi di politica agraria, come nell’articolo del periodico della Regia Cattedra ambulante in Agricoltura di Potenza “Terra Lucana” “Alcune considerazioni sul problema agrario della Basilicata” di A. Salvatore agosto 1926.

Degna di nota una lunga e approfondita inchiesta, pubblicata su più numeri di “Terra Lucana” condotta dal personale della Cattedra negli anni ’20 per conto del governo fascista sulla coltivazione del frumento in Basilicata da cui scaturiscono indicazioni su varietà locali di cereali quali “Vatra”, “Carusedda”, “Iermana”, “Francesca” ecc., presenti nel territorio interno delle Province di Potenza e Matera.

Le pagine delle riviste tuttavia non costituiscono solo mera divulgazione di norme per esercitare razionalmente l’agricoltura: sono anche voce sociale che promuove l’unione del mondo agricolo, al fine di organizzare la cooperazione fra i contadini e favorire la costituzione di nuove cooperative agricole nella provincia (cfr. l’articolo “La trasformazione del latifondo” del maggio 1922 di Idrio P, o “La costituzione del Consorzio Agrario Cooperativo” del dicembre 1927).

 

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