BasilicataCulturaMicroPost

Il Natale della tradizione lucana al Museo Internazionale del presepio ‘Vanni Scheiwiller’

Sabato 10 dicembre 2016, a Castronuovo Sant’Andrea, a partire dalle ore 16:30 e fino alle prime luci dell’alba, sarà possibile rivivere la magia della nascita di Gesù Bambino attraverso una fedele ricostruzione del Natale lucano in una iniziativa che coniugherà arte, cibo, musica e folclore in maniera inedita e innovativa, promossa dal Museo Internazionale del Presepio “Vanni Scheiwiller” con la collaborazione della Pro Loco, della Parrocchia, delle associazioni di volontariato e dell’Amministrazione Comunale di Castronuovo Sant’Andrea.
Lo scenario dell’evento sarà il rione Manca, il suggestivo centro storico di Castronuovo di Sant’Andrea, sede del Museo del Presepio intitolato al grande editore milanese che, dal 2014, offre ai sempre più numerosi visitatori provenienti da tutta la regione e non solo, un vero e proprio tuffo nel passato attraverso la scoperta, durante un percorso di visita guidata, di antiche abitazioni, stalle, grotte e cantine rimaste immutate nel tempo, custodi di oggetti della civiltà contadina e di oltre 200 presepi di diversa fattura e provenienza che consentono, a quanti decidono di avventurarsi in questo tour, di effettuare un inusuale giro nel mondo fatto attorno alla culla del Bambino.
Il Natale, a Castronuovo, ha avuto sempre una grande importanza, non soltanto dal punto di vista religioso. In passato, la sollecitazione era provocata dall’allestimento, con mesi di anticipo, del grande presepe napoletano del XVI-XVII secolo in dotazione della Chiesa Madre che coinvolgeva bambini e anziani, pronti nella ricerca di pietre, piante, muschio, bacche, pungitopo, agrifoglio e quant’altro fosse necessario a renderlo unico. Al presepe, e alla notte del 25 dicembre, era strettamente legata, da parte dei pastori locali, la produzione di zufoli di canna e salice decorati con segni a fuoco, da regalare ai bambini che, alla nascita del Bambino, portato poi in una lunga processione in chiesa, avrebbero intonato il “Tu scendi dalle stelle….” e li avrebbero rotti…sulle teste di chi, nel lungo corteo, si trovava davanti, al seguito dello zampognaro.
Sulla scorta di questi ricordi ha avuto inizio, proprio a Castronuovo, agli inizi degli anni Ottanta, un circuito itinerante di presepi d’artista che nel 2014 ha portato alla nascita del Museo Internazionale del Presepio “Vanni Scheiwiller”. L’arte presepiale, che in questo modo si è fatta, di anno in  anno, sempre più cosmopolita, troverà in occasione del Natale 2016, inoltre, uno speciale connubio con l’arte culinaria, attraverso un’accurata selezione delle pietanze natalizie lucane più succulenti, da gustare lungo il percorso di visita a passo di tarantella e al ritmo della zampogna, in un clima di allegria e di festosità capace di rievocare atmosfere, profumi, sapori e suoni di altri tempi. Lungo il percorso di visita ai presepi che avrà come punto di partenza lo spazio antistante la chiesa madre di Santa Maria della Neve, nella quale si terrà la cerimonia inaugurale alle ore 16:30 con la proiezione in anteprima del film “Vanni Scheiwiller piccolo grande editore” (prodotto da Metamorphosi, curato da Laura Novati) e la presentazione dell’immagine-guida di quest’anno, dovuta a Pericle Fazzini al quale è dedicata la grande mostra del periodo festivo, sarà possibile degustare alcuni piatti tipici della tradizione lucana. Percorrendo i vicoli e attraversando gli archi del rione ancora medievale, sarà d’obbligo fermarsi in spazi preventivamente individuati per assaporare alcuni prodotti del periodo invernale, ricette salate e dolci, il tutto innaffiato dal buon vino prodotto dai vigneti lucani. All’interno delle case più caratteristiche del rione, delle comparse abbigliate con costumi tradizionali mostreranno i metodi di preparazione di alcune pietanze: le orecchiette e i fusilli verranno preparati, con raschietto, ferretto e dita veloci, sulle apposite spianatoie; le crespelle saranno fritte al momento in calderoni di olio bollente riposti sui focolari accesi; gli antichi forni, con pagnotte e dolci appena introdotti, inebrieranno e riscalderanno gli ambienti suggerendo il calore di una volta. Nelle case, tavole imbandite e abbellite con preziose tovaglie ricamate da mani sapienti, piatti di terracotta e prosperini, rievocheranno il pranzo di Natale di una volta, quando una stanza non era mai troppo piccola per accogliere tutti i membri di una grande famiglia. Nella fucina il martello ricomincerà a battere sull’incudine e il fuoco plasmerà nuovi arnesi, lavorando in simbiosi con il falegname che sarà già all’opera nella sua bottega. E nelle stalle del rione Manca ritorneranno anche gli animali, le mangiatoie si riempiranno di fieno e qualche porcellino d’india sbucherà al di sotto di qualche letto. Nelle cantine, il profumo dell’uva da poco raccolta preannuncerà la dolcezza del vino novello, mentre l’Osteria di Concetta a’ Tammurr riaprirà i suoi battenti per far trascorrere nuove serate in allegria. Per i vicoli il suono degli organetti e delle zampogne del Pollino, confondendosi con la melodia dell’arpa di Viggiano e le più chiassose bottiglie percosse, sudelline e totarelle, suggeriranno aria di festa e inviteranno a gioire par la nascita del Bambinello. Dai balconi, i bambini reciteranno le poesie natalizie in dialetto, mentre nella grande piazza delle case cadute un falò porterà scintille verso il cielo, ceste colme di caldarroste, rosoli e liquori fatti in casa.
Un vero e proprio presepe animato e autentico, dunque, farà da sfondo ad un’iniziativa unica nel suo genere e capace di evocare antiche memorie, quelle derivanti dalla cultura agro-pastorale, primordio della storia di ogni paese della Lucania e ancora viva nei riti, nei gesti e nelle tradizioni attuali.
Per l’occasione, l’intero “paese dei presepi” sarà coinvolto nel periodo natalizio. Nuovi allestimenti rinnoveranno il percorso itinerante del Museo Scheiwiller, a partire dalle antiche e nuove cappelle: Cappella di S. Maria delle Grazie (XVI-XVII sec., situata alla base meridionale del paese), Cappella dell’Immacolata o S. Maria la Stella (sec. XVII-XVIII, in via Roma), Cappella di S. Andrea Avellino (sec. XVI, calata S. Andrea), Cappella di S. Filippo Neri (sec. XIX, Rione Manca), che ospiteranno i presepi d’artista allestiti su un tavolo del diametro di tre metri, tra cui il Presepe – pastorale di Giuseppe Salvatori appositamente realizzato per il Natale 2016, e dal Castello Marchesale che, appena entrati nel cortile, presenta, incastonata nel muro, una Natività in pietra del XVII secolo.
Un modo per arrivare al MIG. Museo Internazionale della Grafica già immersi nel tema del Natale, prima di incamminarsi in un saliscendi di vicoli che intrecciano una sorta di trama di segni, luci, colori, suoni, sapori, profumi, gesti che sembrano aver fermato il tempo per guardare al futuro

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *