Cultura

Nel diario di Elamef

Nel diario di Elamef. Il primo lavoro di Anna Terlimbacco, giovanissimo talente lucano, di Miglionico. Chi ha avuto il piacere di conoscere Anna, si accorge che il suo libro le assomiglia. Si, strano a dirsi, ma forse Anna ed il diario di Elamef, sono il primo caso “letterario” in cui autore e libro si somigliano. Anna all’apparenza sembra riservata, un fisico longilineo, esile e la sua voce dolce, quasi musicale, ma tutta apparenza. Appena Anna inizia  a parlare è una persona perspicace, forte, ed anche se ha una voce che quasi sussurra, i concetti escon forti ed imponenti. Ed il suo libro, regala le stesse impressioni. Piccolo, un’ottantina di pagine. Palra di Elamef e lo fa attraverso la forma del diario, per cui le pagine non sono distese infinite di righe, ma piuttosto leggere, alcune con pochissime righe. Ma anche in questo caso, tutta apparenza. Non un libro femmista, non un diario sfogo di qualche sogno impossibile, non la voce della metà stupidina del mondo delle donne, ma un escursus attraverso lo scorrere degli anni di come la condizione della donna è cambiata nel tempo, ha conquistato diritti e faticato per imporre la propria presenza e posizione in un mondo che non sembrava accorgersi di loro. Ma il diario di Elamef va avanti, e saltellando da un anno all’altro, sembra ‘conoscere tutta l’umanità, sembra abbia attraversato la storia dell’umanità. Sembra abbia vissuto sulla sua pelle i pregiudizi della gente ma anche i momenti di soddisfazione frutto di obiettivi raggiunti’. La società è cambiata, che lo abbia voluto o abbia saputo gestire la cosa poco importa, il libro racconta quanto accaduto, evidenziando solo i diritti conquistati dalle donne nel corso degli anni, ma senza condannare la classe maschile

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