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Nel weekend in Basilicata l’elezione del Consiglio dell’Ordine dei Giornalisti

Carissimo Gianluigi e carissimi colleghi,

innanzitutto ringrazio Gianluigi per le bellissime parole spese per me che vanno ben oltre i miei meriti, ammesso che ce ne siano davvero.

Sì, sul punto della tutela dell’Ordine e dei colleghi credo si possa e si debba svolgere un ruolo forte e non per scelta di casta. Tutti conoscono bene ed a proprie spese quanto costi essere giornalista in questo tempo difficile e, ad adiuvandum, con una popolazione di lettori sempre più esigua e sparagnina. Ovviamente non è questione del costo dei giornali ma di cultura personale e coscienza sociale. Non di rado, essendomi occupato anche della distribuzione del mio giornale presso le edicole, ho assistito personalmente alle rimostranze di cittadini che imprecavano per l’alto costo di un quotidiano e, contestualmente, acquistavano uno o più “gratta e vinci” da cinque euro. Se il numero dei quotidiani venduti nelle edicole fosse pari al numero dei “gratta e vinci” acquistati in Lucania, saremmo la categoria di professionisti meglio pagata d’Italia.

Ma questa amara constatazione, lungi dallo scoraggiamento pur legittimo, deve originare una coscienza della responsabilità di cui siamo fatti carico che ci impedisce di abbandonare il campo. La speranza che la gente cambi in meglio è possibile solo fino a quando esiste un’offerta di informazione vera e libera.

È per questo che occorre garantire ai giornalisti una tutela reale, perché diventa troppo facile interloquire scaricando loro addosso fiumi di querele e diventa troppo ovvio che mal pagati e mal difesi si finisca per tirare i remi in barca e limitarsi a riferire di incidenti stradali e furti di pollame.

L’Ordine deve cominciare a costituirsi parte civile nei processi in cui si dibatte della calunnia contro i giornalisti nell’esercizio delle funzioni redazionali: siamo pronti per questo?

Venendo al merito, carissimo amico, condivido appieno l’urgenza e l’utilità di una presenza in seno agli organismi dell’Ordine e, come te, concepisco questo impegno in continuità con quello già abbondantemente profuso in questi anni da tutti i nostri colleghi.

Se un contributo potremo dare, questo certamente è la logica conseguenza dell’esperienza maturata e della linearità e lealtà dimostrate. Poiché è fin troppo facile avanzare proposte lungimiranti e promesse condivisibili, altra cosa e farlo partendo da un già dato ed un già dimostrato.

Per tutti questi motivi e con questo spirito mi sento quasi costretto ad accettare la tua proposta chiedendoti di fare altrettanto, di impegnarti anche tu in prima persona negli organismi dell’Ordine e chiedendo a tutti i colleghi ed amici di sostenere questo impegno.

Personalmente, ritengo più opportuno impegnarmi per la Consiliatura Regionale giacché avevo già deciso di sostenere la candidatura di Gianluigi Laguardia in seno al Consiglio Nazionale. Conosco Gianluigi da tempo e stimo il suo impegno e la sua operosità generosa, in particolare condivido la sua vicinanza alla linea che si esprime in ambito Nazionale attraverso la figura del Presidente uscente Enzo Iacopino. Abbiamo avuto modo di conoscere e praticare la cordialità e la lealtà di Enzo Iacopino e non possiamo non testimoniargli la nostra vicinanza ed il nostro sostegno.

Noi Giornalisti Pubblicisti, come si sa e come è ovvio, non esprimiamo il voto per la componente dei Giornalisti Professionisti ma questo non ci impedisce di sostenere e promuovere le candidature dei colleghi Professionisti che dovessero riconoscersi nella proposta di nuova nomina, alla Presidenza Nazionale dell’Ordina dei Giornalisti, di Enzo Iacopino. Sarebbe un bel segno di chiarezza e trasparenza che, anche su questi argomenti, si conoscessero gli orientamenti di ciascuno dei candidati.

Confido nella libertà di ciascuno e nella disponibilità di tutti.

Cordialmente

Nicola Piccenna

 

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