BasilicataCultura

Nell’abbazia di Montescaglioso la mostra d’arte ‘Parole ed immagini d’amore – Omaggio a Carlo Abbatino’

Dopo il grande successo di pubblico e di critica riscosso nelle tappe di Matera e Marconia il trio artistico composto da Carlo Abbatino, Annamaria Casamassa e Nicola Pavese si trasferisce a Montescaglioso. Lunedì 13 agosto 2012 alle ore 20,30 a Montescaglioso nella Sala del Capitolo dell’Abbazia di San Michele Arcangelo sarà inaugurata la Mostra d’arte “Parole e immagini d’amore – Omaggio a Carlo Abbatino”. In programma readings di poesie di Carlo Abbatino, tratte dalla pubblicazione della sua raccolta “Inside, parole d’amore”. Sono state proprio alcune liriche di Carlo Abbatino ad ispirare gli artisti Anna Maria Casamassima e Nicola Pavese nella produzione di alcune opere pittoriche che saranno esposte all’interno dell’Abbazia di Montescaglioso. All’inaugurazione saranno presenti il sindaco di Montescaglioso, Giuseppe Silvaggi e l’assessore comunale alla Cultura, Maddalena Ditaranto. La presentazione è affidata al giornalista Filippo Radogna e all’artista Michele Martinelli. La mostra resterà aperta dal 13 al 19 agosto 2012 dalle ore 19 alle ore 24 nella Sala del Capitolo dell’Abbazia di San Michele Arcangelo a Montescaglioso. Riportiamo di seguito alcuni passaggi della recensione sull’evento culturale a cura di Katia Ricci.

“Parole e immagini d’amore per una donna, Angela, per una città, Matera e per il paesaggio della Basilicata sono contenute nel libro di poesie di Carlo Abbatino, accompagnate da quattro riproduzioni di opere di Anna Maria Casamassa e Nicola Pavese. E’ un amore assoluto, innocente, non problematico o infelice, come è spesso quello che stimola i poeti e gli artisti, ma è il “sole illuminante”, che riscalda con la sua “fiamma d’amore”.

Contenuti semplici, come si vede, che Anna Maria Casamassa visualizza con colori caldi e luminosi, forme bidimensionali, come la figura femminile, un nudo ritratto di spalle, che si confonde e si espande nel cromatismo dello sfondo, di cui assorbe i toni. Una sagoma, un contorno, quasi un sogno d’amore più che un sentimento che nutre il proprio essere e si rivolge all’altro. La figura femminile, seduta di spalle, è priva di connotati sessuali, è come un’apparizione, un elemento pittorico, un’astrazione. Più concreta e realistica la pittura di Nicola Pavese, che esprime un’altra passione, quella per l’arte, per la pittura dei suoi maestri, come Luigi Guerricchio, ma anche per quella tradizione italiana che parte da Guttuso e Levi, che, alla sperimentazione, preferisce i temi che riguardano il paesaggio, la figurazione, i contadini e la terra, le nature morte fatte di oggetti quotidiani e legati al proprio luogo d’origine.

 

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