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No Tax Carburanti per Taranto e provincia: la royalty mancata

Taranto, la Città dei Due Mari e delle due industrie.
Al di là delle questioni ambientali, Taranto ha dato tanto ad Ilva ed Eni: vecchie insensibilità e scarse lungimiranze hanno da 50 anni privato la città dei Due Mari delle sue potenzialità turistiche, persino gastronomiche. Per non parlare dei collegamenti penalizzanti sul fronte commerciale, come treni e aerei. Per anni Taranto ha ceduto quasi in esclusiva il suo porto alla grande industria, con conseguenti devastazioni di coste e litorali un tempo fiore all’occhiello del Mediterraneo.
Ma, ora che il capoluogo jonico si sta facendo nuovamente apprezzare per la sua storia, le sue bellezze naturalistiche, il suo museo, la sua arte, le sue chiese e il suo mare, è arrivato il momento di pretendere una nuova opportunità. Ovvero un nuovo slancio verso un futuro sostenibile, per il quale si punti ad una crescita eco-compatibile e sana da un punto di vista economico e culturale.
Sappiamo anche le opportunità non si danno solo a parole.
Taranto ha bisogno di ossigeno. In tutti i sensi. Per questo Made in Taranto chiede a gran voce che si torni a parlare dell’introduzione della No Tax Carburanti per Taranto e provincia. Riteniamo che il privilegio debba essere esteso solo agli attori economici: imprenditori, commercianti e professionisti che dimostrino, con assunzioni e fatturati alla mano, di voler continuare ad investire in questa terra.
E visto che siamo in periodi di elezioni, consigliamo vivamente ai candidati di esprimersi a riguardo. La nostra vuol essere una proposta e nient’altro. Vogliamo che se ne parli. Allo stesso tempo, pretendiamo concretezza. E chiarezza.
Gianluca Lomastro – Presidente associazione MADE IN TARANTO

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