AttualitàBasilicata

Nuova identità per il Centro Agricolo di Pisticci

Riacquisterà la sua dimensione umana e sociale e sarà riconsegnata alla storia la borgata di Centro Agricolo di Pisticci, che da molti anni è ignorata e vive in uno stato di abbandono e di degrado, nonostante i restauri e le trasformazioni apportate nel suo nucleo centrale. Eppure la località riveste una notevole importanza storica poiché fu sede amministrativa e centro di riferimento della prima colonia confinaria fascista di terra ferma dopo la chiusura delle colonie isolane di Ponza, Lipari e Ventotene, che già nel 1937 aveva raggiunto il limite massimo di capienza. La più vasta struttura confinaria di Centro Agricolo-Bosco Salice, oggi Marconia, diretta dal vice questore Suppa, ospitò circa 1700 tra internati e antifascisti che proprio al Centro poterono maturare e rafforzare i loro ideali di democrazia e di libertà. Dopo la liberazione molti di essi parteciparono alla lotta di Resistenza, scrivendo alcune tra le più belle pagine di storia italiana, conservando sempre un buon ricordo dell’ospitalità e della solidarietà manifestate dalla popolazione e dai contdini pisticcesi. Un progetto dell’amministrazione comunale di Pisticci prevede la intitolazione di alcune strade del Centro Agricolo a confinati illustri che hanno offerto un contributo importante per il conseguimento dei valori sacri della libertà. Uno tra i confinati più prestigiosi transitati per il Centro è stato certamente Umberto Terracini, uno dei padri della Costituente, che, proveniente da Ponza, vi scontò altri sei mesi di confino. Nella sagrestia della piccola cappella fu alloggiato uno dei massimi esponenti dell’aristocrazia romana, il principe Filippo IV Andrea Doria Pamphjli, il futuro primo sindaco di Roma, confinato quale antifascista e perché la moglie scozzese Gesine aveva opposto un netto rifiuto a donare l’oro alla patria. Altri ospiti illustri, Renato Bitossi, futuro senatore e presidente dei sindacati europei; Gustavo Gomollo, protagonista della Resistenza nelle Lande con il nome di battaglia di commissario Pietro, e Carlo Porta, che realizzò con pochi collaboratori l’attuale piazza Elettra di Marconia. Ma l ‘elenco dei personaggi illustri comprende anche esponenti qualificati del mondo dell’arte, della cultura, teatro e giornalismo, tra cui Pompeo Borra, futuro direttore dell’Accademia di Brera, e Umberto Gaddi, direttore de Il Resto del Carlino. Il progetto del comune non può né deve fermarsi solo alla intitolazione delle strade. Centro Agricolo può anche diventare il luogo della memoria storica con l’istituzione di un museo, aperto a visitatori, studenti, ricercatori, fornito di documenti, foto, testimonianze, sul modello della Casa Cervi di Reggio Emilia. Solo così potrà essere recuperato e valorizzato un patrimonio storico di notevole rilievo.

Giuseppe Coniglio

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *