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Nuovi tagli, all’Inps di Taranto 30 posti in meno

Le Segreterie territoriali della Cisl e della Felsa (Federazione Lavoratori Somministrati Autonomi Atipici) Cisl denunciano gli effetti negativi dell’ulteriore taglio, a partire dall’1 aprile, al lavoro in somministrazione deciso dal Governo con la manovra di bilancio di luglio 2010, che all’Inps di Taranto sottrarrà altri 30 posti circa e manderà a casa complessivamente 1.240 lavoratori in Italia, oltre ai 550 già senza lavoro dall’1 gennaio 2011. Detto personale è impegnato in funzioni ordinarie e strutturali presso gli uffici dell’Inps, tra cui cassa integrazione, disoccupazione, invalidità civile; perciò dall’1 aprile 2011 lo stesso Istituto di previdenza avrà serissime difficoltà ad evadere tali pratiche.

La Cisl e la Felsa Cisl si dicono, infatti, preoccupate sia per i tagli occupazionali sia per la situazione grave che si determinerà sul versante della continuità di erogazione dei suddetti servizi. Sottolineano, inoltre, come la stessa Inps in molte dichiarazioni ufficiali abbia avvalorato l’opportunità che fossero confermati questi lavoratori a garanzia del buon andamento dell’attività dell’Istituto. I due sindacati, inoltre, preannunciano iniziative anche unitarie, mirate alla salvaguardia dei posti di lavoro, assemblee e sit in presso la sede Inps di Taranto. E sensibilizzeranno ulteriormente, come già nel recente passato, il Prefetto, i Parlamentari ionici, gli Enti Locali e la Regione Puglia perché sia sollecitato il Governo ad intervenire sia pure in extremis sulla questione.

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