CronacaPuglia

Ore decisive per il futuro della Casa della Divina Provvidenza

don uva foggiaIl futuro della Casa della Divina Provvidenza è ad un bivio. Domani, infatti, si terrà l’udienza del procedimento aperto dinnanzi al Tribunale fallimentare di Trani dalla Procura della Repubblica, e per il quale la Casa della Divina Provvidenza avanzò l’istanza di concordato preventivo. Un appuntamento importante per conoscere il destino dei 1.440 dipendenti distribuiti tra le strutture di Bisceglie, Foggia e Potenza. L’istituto, che ha un passivo di 400 milioni di euro, ‘naviga’ tra fallimento, concordato preventivo e amministrazione straordinaria, in base alla legge Prodi bis. Proprio quest’ultima soluzione, allo stato degli atti, appare la soluzione più probabile. Alla fine dello scorso settembre la via del concordato preventivo non parve praticabile.

La ‘tegola’ maggiore è rappresentata dalla vicenda del ‘tesoretto’ da 27 milioni di euro scoperto dalla Procura di Trani, che ha ipotizzato di trovarsi di fronte alla ‘cassaforte’, circostanza per la quale è indagata suor Rita Cesa, fino a qualche tempo fa carismatica legale rappresentante della Casa della Divina Provvidenza. Dopodomani dovrebbe cominciare ad intravedersi qualche parola più sulla ingarbugliata e decisiva vicenda per il futuro della cosiddetta «Fiat del Nord Barese».

 

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