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Ospedale Policoro, Giordano rimprovera il governatore Pittella

“Solo toni trionfalistici si usano in questa regione dove non si vigila sulle necessità del cittadino ma, si risalta sempre e comunque lì dove è perfetto e lì, è facile esclamare e prendersi i meriti propagandistici. Facciamo insieme un giro nelle strutture pubbliche all’insaputa di tutti, facciamo emergere le molteplici problematiche che quotidianamente il cittadino si trova a immergersi e a combattere: forse a fine tour possiamo far riassunto su le tante criticità che esistono nei nosocomi del materano”.
Duro è il commento del segretario provinciale dell’Ugl di Matera, Pino Giordano per il quale, “il Presidente della giunta Regionale della Basilicata, Marcello Pittella venga con me a visitare l’ospedale di Policoro (MT) invece di andare a guardare una nuova struttura e privata. Andiamo nel pubblico, caro Presidente – prosegue Giordano – si renderà conto di come la politica regionale ha fatto ridurre l’ospedale di Policoro nonostante il buon operato del Direttore generarle dell’ASM, dott. Piero Quinto che in osservanza alle vostre disposizioni regionali si è prodigato con mille difficoltà ad applicare quanto dalle normative dettate. Pittella venga a vedere in che condizioni oggi lavorano gli addetti in ortopedia, chirurgia, medicina, otorino, oculistica e pronto soccorso. Se si è uomini attenti e una mente aperta, ci si accorge di quanto sia acuto il problema della sanità e di quanto c’è e ci sarebbe da fare in quest’ospedale. Reparti di prima linea: faccio i complimenti al personale e ai medici che vi operano, con quello che hanno, fanno miracoli. Ambulatorio di Ortopedia – prosegue il sindacalista Ugl – ubicato da anni in un seminterrato dove manca aereazione, finestre oscurate, pazienti, medici, infermieri che quotidianamente stanno in un vero e proprio tugurio: A chi opera in quel reparto va il plauso, non per piaggeria, ma per ammirazione. Tutto il resto malissimo, se non al limite della vergogna: la situazione della quantità numerica del personale infermieristico e medico di tutti i reparti ridotto all’osso, come quantità non garantisce i diritti al riposo e alle ferie. Trattamento che non meritano. Il loro è un lavoro faticoso, pericoloso, gravoso, pieno di responsabilità e impegni con una retribuzione al limite del ridicolo eppure, li vedi operare in maniera incessante come api operose intorno all’arnia e riempiono il cuore di gratitudine per quello che riescono a fare. L’impegno, la professionalità va riconosciuta e degnamente pagata qui forse più che il altre realtà, ma si è ciechi e sordi rispetto all’evidenza dei fatti: così non si può andare avanti, anche i medici e il personale si può ammalare per troppo stress. E’ vero che il D.G. Quinto ha fatto espletare dei concorsi per assunzione nuovo personale ma sta di fatto che per questioni che l’Ugl non intende entrare nel merito, la questione stà peggiorando. A Pittella che gestisce dall’alto, chiedo di scendere in ospedale a Policoro e di vedere con gli occhi e il cuore quanto sia delicata la situazione e da uomini di coscienza porsi le domande: se fossi io ricoverato li sarei contento della situazione che ho trovato? E se io dovessi operare in queste condizione come personale sarei soddisfatto? Caro Pittella, risponda con coraggio prego – conclude Giordano -, a noi rappresentanti, a noi famigliari dei degenti aspetta l’obbligo della riconoscenza ai medici e al personale e a loro va il GRAZIE di cuore”.

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