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Osservati alcuni esemplari di grifone nei cieli del Parco dell’Appennino Lucano

Durante i monitoraggi ornitologici che lo Studio Naturalistico Milvus sta portando avanti sul territorio del Parco, nelle scorse settimane sono stati nuovamente osservati alcuni Grifoni volteggiare lungo la Valle dell’Agri e l’Appennino lucano. A distanza di alcuni mesi dalle ultime osservazioni, dunque, questi rari avvoltoi sono tornati a frequentare il territorio del Parco dell’Appennino Lucano, dove evidentemente trovano condizioni idonee alla sosta e all’approvvigionamento alimentare.

Il Grifone (Gyps fulvus) è un grande avvoltoio con una apertura alare di oltre 2,5 m, ma nonostante le imponenti dimensioni si nutre esclusivamente di animali già morti che cerca durante lunghe fasi di volo esplorativo, svolgendo dunque un utile funzione di “spazzino”. L’ornitologo Egidio Fulco, titolare dello Studio Naturalistico Milvus ha dichiarato: “Tra i soggetti osservati, è stata verificata la presenza di un individuo adulto marcato con un anello colorato dell’ISPRA, proveniente dai siti di rilascio del Pollino, dove è attivo da qualche anno un progetto di reintroduzione. Questi dati confermano ancora una volta come sia necessario stabilire una efficace collaborazione tra gli Enti, al fine di monitorare in maniera adeguata l’evoluzione di questo fenomeno espansivo che sembra coinvolgere una parte del territorio lucano.”

In seguito a questa segnalazione, gli uffici del nostro Parco, insieme a quelli del Parco del Pollino, accompagnati dall’ornitologo Fulco e da una Guida dell’Associazione guide ufficiali ed esclusive del Parco dell’Appennino Lucano, hanno condotto una serie di rilievi che hanno permesso di individuare almeno 2 grifoni dotati di radio collare provenienti dall’area di presenza e di alimentazione del Pollino dai quali hanno preso a frequentare con regolarità anche il Parco dell’Appennino Lucano. Questi individui, infatti, alternano la loro presenza nelle due aree compiendo spostamenti regolari di circa 50 km.

“La collaborazione tra Enti, associazioni e professionisti locali -ha dichiarato Domenico Totaro presidente del Parco dell’Appennino Lucano- è un utile strumento per idonee strategie di monitoraggio del territorio e delle componenti naturali, dal momento che consente di accrescere le conoscenze a partire dalle quali sviluppare efficaci strategie di conservazione per le specie presenti nel nostro Parco.”

 

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