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Palio di Sasso di Castalda

Manca una settimana alla seconda edizione del Palio di Sasso di Castalda (PZ). Sabato 6 e domenica 7 agosto ritornerà nell’antico borgo del Melandro l’originale gioco di piazza dell’estate lucana. Un gioco dell’oca permanente e a misura d’uomo che ha come tema i giochi tradizionali. Questa seconda edizione è denominata Palio del Faggio, che segue quello della Ginestra del 4 e 5 giugno scorso. Il Faggio è anche il simbolo di Sasso di Castalda: famose sono le sue “faggete eterne”, citate anche nella descrizione dell’intellettuale sassese Don Giuseppe De Luca.

Il programma della due giorni prevede, sabato 6, il Palio disputato dai 4 Rioni di Sasso (Castello – che si è aggiudicato la prima edizione – Fosso, Piazza e San Rocco). E domenica 7, il “Palio di Sassolino”, disputato dai bambini provenienti dai comuni di Sasso, San Severino Lucano, Senise e Castelsaraceno. Per entrambi i giorni l’inizio è fissato per le ore 18, con la partenza di un corteo storico che attraverserà le caratteristiche vie del borgo e che convoglierà con tutte le squadre nella Piazza del Palio, dove alle 19 inizieranno i giochi. E in serata, spazio all’intrattenimento con gli artisti di strada, la musica e i balli.

Il Palio di Sasso si svolge senza animali. Al lancio dei dadi, le squadre dei 4 Rioni avanzeranno con le pedine – Sassolini – lungo le caselle del campo di gioco e, a seconda dei vantaggi e delle penalità delle “tavole parlanti”, “della fortuna” e “degli accidenti”, si sfideranno in gare di giochi antichi, sotto gli occhi attenti del Notaio e del Magistrato dei Rioni. Il campo di gioco – lo ricordiamo – è un’opera artistica, composta da 64 caselle in ceramica dipinte a mano che raccontano la storia e la cultura contadina. Il Palio è anche tripudio di sapori, in quanto nella “Taverna del Palio” sarà possibile degustare due menu diversi a base di “nero lucano”, l’antico tipo di suino dal manto scuro un tempo diffuso nelle campagne lucane: primi piatti al ragù di nero lucano, panini con la salsiccia e bocconcini di nero lucano con peperoni all’aceto, solo per fare qualche esempio.

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