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Parco del Pollino, nota del vicepresidente Fiore su inaugurazione mostra fotografica Senise e la Diga

“Lodevole iniziativa realizzare una mostra fotografica permanente “Senise e la diga” per lasciare nel tempo un segno della costruzione della stessa e per far conoscere e divulgare il significato che la diga ricopre sotto il profilo ambientale per le biodiversità presenti e la possibilità di fruizione turistica della stessa”, ha così commentato l’iniziativa di una mostra fotografica sulla diga di Senise il vicepresidente del Parco Nazionale del Pollino Franco Fiore che ha partecipato all’apertura della stessa. La mostra è stata organizzata grazie alla collaborazione fra Istituto Comprensivo Nicola Sole, l’Associazione di promozione sociale “Argento Vivo”, l’osservatorio Avifaunistico del lago di Montecotugno, E.I.P.L.I e comune di Senise.
Fiore nel suo intervento ha spiegato che la tutela della biodiversità è uni degli obiettivi dell’ente parco ha illustrato il progetto che l’ente di cui è vicepresidente sta portando avanti e denominato “VOLO LIBERO: MITIGAZIONE DELL’IMPATTO DELLE LINEE ELETTRICHE LIMITROFE ALL’AREA DELL’INVASO DI MONTE CUTUGNO”.
“Un progetto, ha continuato Fiore, finanziato dalla regione Basilicata che rientra nei progetti Ingreenpaff, che tra le finalità ha quella di “deframmentare” il territorio, favorendo il ripristino di una connettività ecologica tra aree separate tra loro, in particolare laddove questa sia già compromessa per l’esistenza di elementi antropici che creano barriere (fisiche, acustiche, ecc.) e causano impatti sulle popolazioni animali. Per gli Uccelli, la mortalità causata dalle linee elettriche è infatti un fattore “di interazione artificiale” che si aggiunge alla mortalità naturale, con un pericolo proporzionalmente maggiore in relazione alla localizzazione delle linee elettriche. Il rischio di collisione è correlato alle modalità di volo e ai fattori che intervengono nel modificare tali modalità.
Lo scopo principale del progetto, ha ancora detto il vicepresidente, è quello di incrementare la connettività ecologica dello spazio “aereo” limitrofo al bacino di Monte Cotugno che costituisce, per numerose specie di avifauna, un corridoio preferenziale di migrazione e un territorio di caccia, alimentazione e sosta molto importante.
L’obiettivo da raggiungere per i piloni da mettere in sicurezza è di azzerare o ridurre il rischio di folgorazione grazie all’apposizione di materiale isolante.
Inoltre, si istalleranno su alcuni tralicci delle “piattaforme” che potranno essere utilizzate sia come posatoio che per la nidificazione soprattutto di alcune specie che costruiscono grandi nidi quali la Cicognao il Falco pescatore”. Il progetto prevede attività di sensibilizzazione e divulgazione, ha concluso Fiore “attraverso un incontro con appassionati di birdwatching per illustrare l’importanza dell’area di progetto e stimolare la condivisione degli interventi di protezione; una campagna di sensibilizzazione delle strutture turistiche, agriturismo in particolare, che prevederà un mailing, contatti diretti ed un workshop dedicato. L’azione ha lo scopo di sensibilizzare le strutture turistiche a valorizzare la presenza di una così elevata presenza avifaunistica nell’offerta turistica”.

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