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Patto di stabilità, la maggior parte dei crediti delle imprese è verso i comuni

La condizione delle imprese lucane che vantano crediti nei confronti della pubblica amministrazione e che non possono incassare prima del prossimo anno sta assumendo aspetti drammatici. Ad una situazione di per sé già difficile si aggiungono i tagli aggiuntivi praticati dal Governo sulla Regione e sugli Enti locali, che comporteranno ulteriori limitazioni al Patto di Stabilità. La Regione e le Province di Potenza e Matera hanno compiuto un lavoro egregio sottoscrivendo accordi con alcune banche per le cessioni pro soluto dei crediti delle imprese. Il problema più serio, tuttavia, riguarda i Comuni perché la parte più rilevante dei crediti è proprio quella verso gli Enti locali.

CONFAPI Matera rilancia l’invito rivolto all’ANCI Basilicata, assente peraltro all’ultimo incontro convocato presso la Regione, perché favorisca la sottoscrizione delle convenzioni tra i Comuni e gli istituti di credito. La Regione farà di tutto per liberare risorse per gli Enti locali, ma i principali Comuni ad oggi non hanno compiuto ancora alcun passo ufficiale per le cessioni pro soluto dei crediti.

Tra i più grossi i Comuni di Matera e di Pisticci che finora non hanno pensato di concedere questa opportunità alle imprese creditrici. Matera, anzi, non ha ancora pagato le imprese che da anni attendono il saldo dei lavori del PISU e a cui era stata promessa la scadenza del 30 giugno 2011. E così i tempi della pubblica amministrazione si fanno sempre più incerti. Infatti, se per il Patto di Stabilità, in assenza di accordi con le banche, i pagamenti dovrebbero avvenire a gennaio 2012, per i lavori del PISU non si sa fino a quando si protrarrà l’attesa. CONFAPI Matera auspica che i Comuni accelerino le procedure perché i tre mesi che ci separano dalla fine dell’anno si annunciano durissimi per il sistema imprenditoriale locale.

 

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