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Pdl Alsia, in Consiglio regionale manca il numero legale

L’Agenzia lucana di sviluppo e innovazione in agricoltura (Alsia) al centro dei lavori del Consiglio regionale riunito, stamane, in seduta straordinaria ai sensi dell’art. 32, comma l, dello Statuto regionale. L’Assemblea, presieduta dal vicepresidente Baldassarre, sulla votazione dell’articolo 1 della pdl di iniziativa dei consiglieri Cifarelli, Braia, Pittella, Polese e Trerotola “Riforma dell’Agenzia Lucana di Sviluppo ed Innovazione in Agricoltura (A.L.S.I.A.), è stata sciolta per mancanza del numero legale. Erano presenti al momento del voto i consiglieri Acito, Aliandro, Baldassarre, Bellettieri, Cariello, Coviello, Piro, Quarto, Sileo e Vizziello. 

La pdl, come illustrato dal primo proponente Cifarelli, prevedeva l’abrogazione dell’art.10 della legge regionale 22 dicembre 2020, n.41, che così recita: “A decorrere dal 1° gennaio 2021, il personale regionale con rapporto di lavoro a tempo indeterminato, funzionalmente attestato presso l’Alsia e ivi in servizio alla data del 31 dicembre 2020, è trasferito alle dipendenze dell’Agenzia”. “Con la proposta di legge – ha precisato Cifarelli – chiediamo di rimettere indietro a dicembre scorso le lancette dell’orologio, abrogando sic et simpliciter l’articolo 10 della Legge n. 41, in modo tale che gli effetti previsti da quell’articolo vengano neutralizzati in attesa di poter fare una discussione più approfondita, più consapevole, per capire effettivamente quale deve essere il ruolo dell’Agenzia, con quale dotazione organica, con quali risorse finanziarie”. “La maggioranza ha la possibilità di plasmare l’Agenzia secondo la propria visione, ma con quella norma – ha sottolineato Cifarelli – rischiamo di creare problemi ai dipendenti. Siamo in esercizio provvisorio e gli stanziamenti vengono effettuati per dodicesimi, quindi anche lo stanziamento a favore dell’Alsia sarà un dodicesimo di quello percepito nel 2020, per cui non ci saranno le risorse necessarie per poter pagare gli stipendi il 27  gennaio prossimo”.

Sono intervenuti nella discussione, Quarto (Bp), Pittella (Pd), Braia (Iv), Perrino (M5s), Coviello (Lega). La replica è stata affidata all’assessore alle Politiche agricole e forestali, Fanelli e all’Ambiente ed energia, Rosa.

In apertura di seduta Cifarelli come consigliere di minoranza, insieme a Pittella, Trerotola, Perrino, Leggieri, Carlucci, Braia e Polese, ha comunicato il deposito presso la Presidenza del Consiglio di una richiesta di pronuncia della Consulta di garanzia statutaria ai sensi degli articoli 22 e 42 dello Statuto sulla pdl n. 58\2020 riguardante il Garante regionale dei diritti della persona. “Chiediamo il pronunciamento della Consulta di garanzia statutaria perché – ha precisato Cifarelli – appare evidente la non corrispondenza della suddetta legge con gli articoli 5, “La persona, l’eguaglianza e la solidarietà” e 23 “L’ufficio del difensore civico regionale allo Statuto regionale”.

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