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Perretti e Pipponzi contestano le affermazioni del dr. Borrelli sull’assenza delle donne nel Comitato Scientifico che affianca il Governo

La presidente della commissione regionale pari opportunità, Margherita Perretti e la consigliera regionale di Parità, Ivana Pipponzi, così come i rispettivi organismi di coordinamento nazionale, pur ringraziando la Protezione civile per la gestione dell’emergenza sanitaria causata dal Covid-19, hanno contestato le affermazioni del dr. Borrelli circa l’assenza di donne dal Comitato tecnico-scientifico che affianca il governo.
“I membri del Comitato tecnico-scientifico vengono individuati in base alla carica, come il Capo della Protezione Civile o il Presidente dell’I.s.s.. Se queste cariche fossero state ricoperte da donne, avremmo avuto nel Comitato tecnico-scientifico una componente femminile adeguatamente rappresentata. – affermano – Nulla da eccepire nella semplificazione logica causa-effetto, molto, invece, nelle premesse di fatto e di diritto che dovrebbero accompagnare un approccio rinnovato per la nuova normalità che ci attende. L’obiettivo 5 dell’agenda Onu 2030 prevede l’uguaglianza di genere e l’emancipazione femminile come elemento fondamentale per lo sviluppo sostenibile del pianeta, così come la nostra Costituzione promuove la democrazia paritaria. In questo complesso momento storico che stiamo vivendo le donne sono decisamente in prima linea non solo nell’emergenza sanitaria (due terzi degli operatori sanitari sono donne), o in casa con situazioni difficili di lavoro e cura dei figli, ma hanno dimostrato di avere competenze altissime. Se vogliamo trasformare questa crisi in opportunità concreta di cambiamento è indispensabile modificare passo e paradigma, perché una visione di società moderna non è compatibile con pregiudizi, stereotipi e discriminazioni che non consentono alle donne di raggiungere posizioni apicali. Certo c’è la Commissione attivata dalla ministra Bonetti che ha reclutato un team di esperte, ma ormai sappiamo bene che le decisioni sulla vita degli italiani vengono prese su altri tavoli. Pertanto chiediamo di integrare tutte le task force ed i Comitati affinché, a partire dalla fase 2 siano comprese la visione e la competenza della donne”.

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