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Petrolio, Regione trasmette emendamenti a Governo e parlamentari

Con una lettera a propria firma, il presidente della Regione, Marcello Pittella, così come concordato a Roma, nel corso dell’ultima riunione presso il Ministero dello Sviluppo Economico, ha trasmesso al Governo e ai Parlamentari lucani gli emendamenti di modifica proposti all’articolo 45 della legge 99/2009 (bonus carburanti), al decreto interministeriale del 12/9/2013 attuativo dell’articolo 16 ex decreto Liberalizzazioni (Memorandum Stato-Regione Basilicata) e alla legge n. 183 del 12/11/2011 (Patto di stabilità interno). Il presidente Pittella ha tenuto a specificare che la versione proposta è da ritenersi conclusiva ed è stata condivisa dalle parti datoriali e sindacali che compongono la cabina di regia “Obiettivo Basilicata” al termine della riunione svoltasi nella tarda mattinata di oggi presso la sala Verrastro, alla quale hanno partecipato i segretari regionali di Cgil-Cisl-Uil, Alessandro Genovesi, Nino Falotico e Carmine Vaccaro; il presidente di Confindustria Basilicata, Michele Somma, e i rappresentanti del cartello “Pensiamo Basilicata”, Paolo Laguardia e Antonio Miele.
Sul primo punto (carta carburanti), dopo il recente via libera dato dal Governo, per mano del sottosegretario Vicari, ad una modifica dell’articolo 45 della legge 99/2009 che attesta alle sole regioni in cui si estrae il petrolio la titolarità dei fondi rivenienti dall’aumento delle royalties, pari al 3 per cento annuo, che annualmente confluiscono nel Fondo unico gestito a livello nazionale dal Ministero dello Sviluppo Economico, la Regione Basilicata, forte dell’unanime consenso di sindacati e associazioni datoriali, ha proposto di destinare le risorse ad azioni di coesione sociale da concordare, attraverso la emanazione di un apposito decreto interministeriale attuativo, d’intesa con Mise e Mef.
Per quanto riguarda il Memorandum, gli emendamenti proposti al decreto del 12 settembre 2013 vanno nella direzione già concordata con il Ministro Guidi e il Sottosegretario Vicari, volti a superare il tetto dei 50 milioni annui da portare a 300 milioni e a raddoppiare il termine di durata dei benefici (da 10 a 20 anni), oltre che ad includere nel calcolo dell’Ires da retrocedere alla Regione Basilicata gli aumenti di produzione riferiti alle autorizzazioni già concesse o in via di perfezionamento alle Compagnie che già operano in Val D’Agri e a Tempa Rossa.
Infine, per quanto riguarda il patto di stabilità interno, la modifica proposta alla legge n. 183 del 12/11/2011 prevede di inserire, tra le deroghe già individuate a livello nazionale, anche le spese a valere sulle risorse derivanti alle regioni in conseguenza dell’attuazione dell’articolo 19, comma 1, del decreto legislativo 25/11/96 n. 625, che disciplina l’assegnazione delle royalties del petrolio.
Per il presidente Pittella, la posizione unitaria emersa oggi dalla “cabina di regia” contribuisce a dare maggiore forza alle richieste avanzate dalla Regione Basilicata in sede ministeriale e metteranno lo stesso Governo nelle condizioni politiche di utilizzare sin dai prossimi giorni lo strumento della decretazione d’urgenza, anche grazie al sostegno forte di tutti i parlamentari lucani.

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