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Pianeta ‘minori’, al via il Programma su infanzia e adolescenza

Riflettori puntati sul pianeta “minori”. In Basilicata prende il via un programma di ricerca e di interventi, per comprendere le condizioni dell’infanzia e dell’adolescenza. L’attenzione è focalizzata su bisogni, fattori di rischio, fattori protettivi e stili di vita, con l’obiettivo di incentivare la programmazione di politiche pubbliche innovative, organiche e di comunità, che tengano conto dei bisogni e delle attese dei giovani.

Partner del Programma è l’Istituto degli Innocenti di Firenze, riconosciuto come riferimento nazionale ed europeo per la promozione dei diritti dell’infanzia, con cui la Regione ha stipulato una convenzione nel giugno scorso. All’Istituto di ricerca degli Innocenti, che sin dal 1410 è impegnato nella tutela dell’infanzia, in modo continuato sono state affidate le attività del Centro Nazionale di documentazione e analisi per l’infanzia e l’adolescenza. L’Istituto, dunque, ha dalla sua competenze significative nel promuovere e sostenere con l’informazione, la conoscenza e l’innovazione le politiche per i cittadini più piccoli. Con la Regione Basilicata l’ente fiorentino collaborerà alla realizzazione del Programma che annovera attività di interventi e di ricerca sul territorio nell’area infanzia e adolescenza e si completa con un percorso per la protezione dei minori vittime di abusi sessuali.

“Il programma regionale che presentiamo oggi – ha spiegato l’assessore alla Salute, Attilio Martorano, illustrando l’iniziativa – è uno snodo fondamentale del progetto Basilicata Benessere bambino, giunto al suo terzo appuntamento. Dopo il lancio della “Prima pietra”, l’iniziativa per i bambini autistici avviato con la Fondazione Stella Maris, e il progetto per la costruzione del Centro Bambino Gesù in Basilicata e della Rete interaziendale pediatrica, è ora la volta del progetto che ci vede insieme a una prestigiosa istituzione nazionale, l’Istituto degli innocenti. Il nostro impegno punta a promuovere una nuova cultura dell’infanzia che parta dal benessere e dal rispetto dei bambini come persone, passi per la creazione di un ambiente adeguato al bambino e, attento ai processi di formazione del personale socio-assistenziale e socio-sanitario, fornisca agli operatori una serie di elementi di indirizzo a carattere metodologici e operativi per affrontare correttamente i gravi problemi di protezione e assistenza di bambini e bambine vittime di maltrattamenti e abusi sessuali”.

Per l’Istituto degli Innocenti sono intervenuti Aldo Fortunati, direttore Area documentazione, ricerca e formazione, Sabrina Breschi e Ermenegildo Ciccotti, rispettivamente responsabili del Servizio Ricerca e Formazione e del Servizio Statistico. “La rinnovata collaborazione con la Regione Basilicata, anche per l’ampio respiro del piano di attività programmate – hanno detto – è un’occasione significativa per rafforzare il ruolo dell’Istituto a supporto dell’attuazione di politiche regionali rivolte all’infanzia e all’adolescenza ancorate alla conoscenza dei bisogni e dei contesti che scaturisce dal miglioramento e potenziamento dei flussi informativi”.

“L’intero percorso – hanno continuato – è supportato da un’azione trasversale per lo sviluppo della governance, della programmazione integrata e della concertazione, a partire dalla consapevolezza che un programma di intervento complesso come quello delineato dalla Regione Basilicata, può essere realmente finalizzato solo se in grado di coinvolgere fattivamente come protagonisti, i rappresentanti delle istituzioni e delle organizzazioni operanti nel settore, attraverso idonei strumenti di coordinamento, assistenza tecnica e promozione”.

“L’interesse che riserviamo alle condizioni di benessere dei bambini – ha spiegato il presidente Vito De Filippo – sono un’attenzione a un universo delicato come quello dell’infanzia ma anche una forma di autoesame per l’intera Basilicata. Generalmente, alcune ricerche attestano che nel Mezzogiorno d’Italia il livello di benessere dell’infanzia, considerato dai ricercatori uno degli indicatori principali e le condizioni sociali di una comunità, sia inferiore rispetto al resto del Paese e, sebbene abbiamo motivo di credere che la nostra situazione sia diversa, l’interesse della Regione Basilicata non è solo quello di indagare il fenomeno, ma di individuare le azioni da mettere in campo per ulteriori miglioramenti”.

 

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