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Piattaforma logistica Valbasento, approvato progetto per centro intermodale con il Porto di Taranto

Lo scorso 2 luglio, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (Dipartimento per le infrastrutture, gli Affari Generali e il Personale – DG per lo sviluppo del territorio, la programmazione e i progetti internazionali – Divisione IV – Reti e corridoi trans europei) ha comunicato l’approvazione della proposta progettuale candidata dall’Autorità Portuale di Taranto, in collaborazione con la Provincia di Matera nell’ambito della Call annuale delle TEN-T in scadenza nel mese di marzo 2014. Il MIT ha dato anticipazione degli esiti del bando 2013 per l’assegnazione dei fondi TEN-T che, domani (oggi per chi legge) 8 luglio, saranno approvati in via definitiva dal Comitato Finanziario TEN-T. Al riguardo, il Ministero ha informato che, nell’ambito del bando di riferimento, sono state approvate 20 proposte progettuali che coinvolgono beneficiari italiani per un totale di circa 47 milioni di Euro sui 350 mln di Euro messi a disposizione da parte della Commissione Europea sui due distinti programmi, con un’incidenza sui fondi totali pari a circa il 13,5%.
Tra le proposte approvate, risulta esserci anche il progetto “Study for the creation of the integrated intermodal logistic system in Port of Taranto back area”, proposto dall’Autorità Portuale di Taranto – Partner capofila del progetto – in collaborazione con la Provincia di Matera, con un budget totale di 1.865.000 Euro a valere sul Bando TEN – T Annual Call Priority 1 Sub Priority “Integrated multimodal transport system”. Il progetto mira a supportare, attraverso attività di studio e progettazione, lo sviluppo dell’integrated intermodal network system porto – retroporto di Taranto, coerentemente a quanto previsto dall’art. 46 della L. 214/2011, al fine di dotare il porto jonico, Core Port e terminale del corridoio Scandinavian-Mediterranean delle reti TEN-T, di opportune aree retroportuali che ne garantiscano l’evoluzione verso un porto di terza generazione e lo sviluppo del traffico commerciale.
“Con il finanziamento comunitario si progetterà una piattaforma logistica al servizio della Basilicata e di altre aree del mediterraneo, che attraverso il sistema ferroviario si collegherà ai mercati del nord Europa. Una grande infrastruttura – ha dichiarato l’assessore Giovanni Rondinone – al servizio delle imprese agricole della Basilicata. Un progetto che riuscirà a mettere a valore un’area che abbiamo sempre ritenuto strategica per il territorio e che a breve, finalmente, esprimerà tutte le proprie potenzialità diventando uno dei punti di riferimento della logistica del continente europeo.”
Il disegno strategico sotteso è quello di creare, intorno al porto di Taranto valorizzando l’ara del Materano, un sistema logistico integrato basato su una rete di strutture logistiche specializzate, tra le quali la piattaforma di Ferrandina (MT), che riesca a supportare i flussi di traffico che, nel breve, saranno generati grazie alle diverse forme di collaborazione avviate dall’AP mediante accordi e protocolli d’intesa siglati negli ultimi anni. Tali forme di collaborazione hanno infatti conferito alla proposta progettuale una significativa maturità tecnico-istituzionale, mentre la previsione dei flussi di traffico nel settore agroalimentare – grazie anche alla diretta collaborazione con la società Greenery Italia srl – ha garantito la maturità commerciale dell’iniziativa.
La costituzione di questo sistema logistico riveste un ruolo estremamente importante per i prodotti freschi e deperibili e genera un potenziale vantaggio competitivo per il porto in grado di attivare traffici rilevanti, aumentare la competitività delle merci e generare sviluppo economico. Ciò anche con riferimento al territorio circostante dove le produzioni agricole hanno valori significativi (oltre 7,5 milioni di tonnellate tra Puglia, Basilicata e Calabria e oltre 4 milioni nell’area gravitazionale più ravvicinata) che purtroppo, generano oggi uno scarso valore aggiunto per l’inefficienza del sistema di trasporto. In quest’ottica, l’azione mira a identificare il flusso di traffici sviluppati nell’ambito del bacino del Mediterraneo (con un focus specifico su quelli provenienti dal canale di Suez e, più in generale, nei quadranti a est di Taranto, per i quali il Porto costituisce la naturale porta di accesso all’Europa) e i servizi, con le relative performance, che devono essere attivati per aumentare la capacità di attrazione e la competitività dell’infrastruttura.
“Da tempo stavamo lavorando per realizzare le prospettive di sviluppo dell’area e grazie al protocollo con l’Autorità Portuale di Taranto – ha evidenziato il presidente Stella – stiamo dando concretezza alle opportunità al centro del documento. Il progetto approvato offre al Materano l’opportunità unica di diventare un vero e proprio terminale logistico strategico per il porto di Taranto, riuscendo a esprimere compiutamente tutte le sue potenzialità. Una risposta decisa a una crisi profonda che richiede approcci nuovi.”

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