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Pioggia di sanzioni su treni e bus dopo il “blitz” di Berlinguer

14.000 euro comminate il 23 luglio, 17.500 il 24, ancora ulteriori sanzioni nei giorni successivi. E siamo solo all’inizio. Pensavano che fosse uno spot mediatico e invece l’assessore ai trasporti, Aldo Berlinguer, sta facendo sul serio. A tappeto le ispezioni degli uomini della Regione Basilicata che stanno visionando tutte le tratte: autobus, Fal, Trenitalia. Alla minima irregolarità piovono sanzioni salate. Pulizie insoddisfacenti, briciole e polvere negli interstizi, portabagagli sporchi, pavimenti appena spazzati. E ancora carrozzeria imbrattata, finestrini pieni di macchie, per non parlare delle toilette che si presentano maleodoranti e carenti nella dotazione di accessori. Per quanto riguarda i bus, invece, violazioni plurime della legge n. 9 del 2004 e ulteriori inadempimenti nei confronti delle Province.
E’ quanto hanno constatato i funzionari dell’Ufficio trasporti, da giorni impegnati in un’attenta attività di controllo che evidenzia come siano tante e tali le violazioni dei contratti di servizio con la Regione da consentire di mettere in discussione i contratti stessi. Sulle tante corse per ora oggetto di sopralluogo: un campionario di affronti alla dignità dei viaggiatori lucani. Trenitalia è subito corsa ai ripari, scrivendo una lettera di scuse all’assessore, nella quale sostiene che proprio il giorno dell’ispezione di Berlinguer, il “Minuetto elettrico di pertinenza era stato coinvolto in uno svio alla Stazione di Napoli centrale e non è attualmente disponibile”; al suo posto, una macchina vecchia, non conforme, usata alla bisogna.
“Sarò stato sfortunato – commenta Berlinguer – a salire sul treno sbagliato. E auspico che l’epoca della ‘sfortuna’, per i lucani, sia finita. Da quando sono arrivato in Basilicata, non ho fatto che sentire richieste di pagamento dei corrispettivi per i contratti di servizio, decine e decine di milioni ai vari operatori del ferro e della gomma. Raramente però si parla della qualità del servizio, che passa invariabilmente in secondo piano”.
“Quest’epoca – conclude l’assessore – è finita. D’ora in poi la qualità dei servizi di trasporto pubblico locale sarà al primo posto e poi verranno i corrispettivi. Saremo vigili quotidianamente e chi non adempie pagherà salato”.

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