BasilicataCronaca

Po Val d’Agri: a confronto con le imprese olivicole

val d'agri 2Sarà la filiera olivo-olearia la protagonista di questa prima fase di ricerca dell’Inea nell’ambito del progetto “Le filiere agroalimentari della Val d’Agri”, finanziato dal Programma Operativo Val d’Agri. Volto ad un’analisi conoscitiva e alla formulazione di proposte operative per il consolidamento della competitività delle imprese e lo sviluppo sostenibile del territorio, il lavoro basa le sue fondamenta sulla partecipazione assidua dei protagonisti principali, ovvero gli imprenditori. Un percorso di studio che si innesta nelle attività che il Programma Operativo Val d’Agri sta conducendo da tempo nel settore agro alimentare e sul settore olivicolo con un progetto di valorizzazione dell’Olio del Sauro e della Val d’Agri.

La filiera olivo-olearia, infatti, data la presenza di una serie di imprese diffuse in tutta l’area del Medio agri e alcune esperienze di certificazioni di qualità rappresenta un settore di forte interesse. Con la somministrazione di un questionario a circa 20 imprese del territorio, l’Inea ha raccolto le prime indicazioni su cui discutere in maniera più approfondita e tracciare le linee d’azione future. A tal proposito giovedì 5 dicembre alle ore 10, presso l’ex Chiesa Santa Maria delle Grazie e San Francesco si terrà un focus group per ragionare sulle possibili strade da intraprendere affinché anche la filiera dell’olio del Sauro e della Val d’Agri possa essere inserita in processi di crescita economici e sociali. Le informazioni raccolte durante il focus group e le interviste saranno analizzate e raccolte in un documento che sarà condiviso con il territorio per eventuali integrazioni o modifiche da apportare prima di essere consegnato alla Struttura di Progetto “Val d’Agri”.

Un progetto che non si ferma alla filiera dell’olio, ma che interesserà anche quella cerealicola con la presenza di numerosi prodotti trasformati soprattutto a valle della Diga del Pertusillo e quella della zootecnia da carne, in particolare bovina podolica e ovicaprina che interessa tutto il territorio montano dell’area. Comparti questi con una forte valenza ambientale, paesaggistica e di difesa del suolo.

 

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