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Potenza, Ugl Basilicata su carenza personale ospedale San Carlo

“La carenza di personale sanitario (infermieri ed OSS in primis) è diventata una vera e propria emergenza. Nelle strutture sanitarie si fa fatica ad assicurare i servizi e gli operatori sono in grande affanno. Perciò abbiamo salutato con favore le assunzioni interinali fatte dal San Carlo per sopperire alla mancanza di infermieri sollecitando, nel contempo, anche quello per il reclutamento degli Oss”.

Lo sostengono congiuntamente i segretari Ugl in Basilicata, Giovanni Tancredi e Pino Giordano.

“Una procedura – secondo l’Ugl  – che comunque richiede un tempo non compatibile con le esigenze improrogabile di far funzionare le U.O. Perciò, crediamo, che il ricorso al lavoro interinale effettuato dall’ Azienda Ospedaliera San Carlo  sia stato fatto per far fronte ad un’ emergenza non fronteggiabile diversamente.

L’Ugl, a questo proposito – concludono Tancredi Giordano – , ritiene comunque che il ricorso alle agenzie interinale deve essere un eccezione temporanea e non un modo per sostituire contratti di lavoro stabile. Soprattutto nella Pubblica Amministrazione è necessario vigilare sul ricorso ad istituti che allargano a dismisura il fenomeno della precarietà del lavoro che il sindacato vuole combattere con tutti i mezzi”.

Ufficio Stampa Ugl Basilicata

Un pensiero su “Potenza, Ugl Basilicata su carenza personale ospedale San Carlo

  • michele beneventi

    Ritengo sia necessario considerare non solo i numeri del personale sanitario dell’ ospedale San Carlo ma soprattutto la professionalità e la disponibilita verso i pazienti ed i familiari. Purtroppo, a mie spese, ho potuto constatare l’insufficienza di un servizio sanitario condotto con superficialità ed insensibilità . Nella medicina interna di suddetto nosocomio, dopo dieci ore di agonia , il 27 luglio c.a. perdeva la vita mio padre, senza ricevere alcuna assistenza proficua.- Il medico di turno, quattro ore prima del decesso, ad una mia richiesta di intervento, ribadiva, in malo modo, che lui aveva la responsabilità di 200 pazienti, non poteva perdere del tempo solo dietro a mio padre .- Da premettere che quattro giorni prima, il responsabile sanitario dott. Buccianti insisteva sulle prossime dimissioni di mio padre a pochi giorni, malgrado il paziente continuasse a lamentare dolori all’addome, rifiuto di alimentarsi per insorgenza di vomito e totale allettamento.-
    Dopo il decesso, la salma veniva riposta in un magazzino utilizzato per il deposito delle carrozzelle, letti e materiali vari . Per quanto sopra vi è un’inchiesta giudiziaria in corso .-

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