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I preparativi della Fòcara si complicano a causa della neve

La Fòcara di Sant’Antonio Abate ed i suoi devoti e passionali volontari non si fermano, sfidando neve e temperature bassissime. Irriducibili hanno continuato le procedure della legatura dei tralci di vite potati dai contadini. La loro opera li vedrà impegnati assieme alle altre squadre del Comitato Novolese impegnati in tanti campi del Nord Salento.
Attualmente la mastodontica pira della Fòcara, un vero e proprio monumento di ingegneria agraria, eretta dal maestro Novolese doc Renato De Luca (alla sua trentesima Fòcara), ha il cerchio alla base largo 20 metri. La sua erezione è ferma a poco più di una settimana della sua accensione, prevista per la notte del 16 gennaio, ad un’altezza di circa 10 metri. Le previsioni del Comitato sono di erigere tre piani: il primo di circa 12, il secondo di sei metri ed il terzo di sette. Ma la neve ha complicato di molto i piani.
Il presidente D’Agostino ha affermato: “Sinceramente fino alla sera dell’Epifania non eravamo eccessivamente preoccupati, perché non è il primo anno che affrontiamo freddo pioggia e neve. Siamo abituati, ma in tutta sincerità non ci aspettavamo una nevicata così copiosa e soprattutto così lunga. Siamo stati costretti a fermare l’intera macchina organizzativa, legatori, caricatori, trasportatori, operai semplici e addetti alle scale. Speriamo almeno che per le prossime ore le avverse condizioni metereologiche diano tregua. Il tempo stringe e non possiamo arretraci ancora”.
Da qui l’invito del presidente a collaborare in massa. “Appena sarà possibile ricominciare a lavorare, mi auguro a stretto giro, chiedo a tutti gli uomini e le donne di buona volontà di dare come hanno sempre fatto nella storia della festa di Sant’Antonio Abate, naturalmente ognuno per quel che è possibile, il proprio supporto. Chi in campagna chi sul piazzale. Tutto e tutti saranno utili alla causa e ci consentiranno, come vuole la storica tradizione, non solo di terminare l’amata Fòcara simbolo di grande devozione ed amore cristiano per il nostro Santo e la parola di Dio, ma anche di risparmiare sulle esose spese di costruzione”.

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