BasilicataCultura

Presentato ai delegati del primo raduno lucano delle maschere antropologiche il progetto della Pro Loco di Tricarico

Il primo “Raduno lucano delle maschere antropologiche”, che si è svolto a Tricarico il 3 marzo scorso, è stata anche l’occasione, per i delegati delle varie realtà carnevalesche regionali ed extraregionali presenti a Tricarico, di partecipare a un incontro che si è tenuto presso la sede del Centro di documentazione “Rocco Scotellaro e la Basilicata del secondo dopoguerra”, prima dell’inizio della manifestazione, per presentare il progetto della Pro Loco di Tricarico di realizzazione di una “Rete dei Carnevali lucani”. Un’idea interessante e lungimirante, che consiste nel formare una rete dei comuni lucani che hanno una tradizione di maschere antropologiche da far entrare, come un’unica realtà, nella più ampia “Rete dei Carnevali del Sud Italia”, di cui è partner fondatore, insieme al comune capofila Putignano (Bari), proprio la Pro Loco di Tricarico. Durante l’incontro, si sono gettate anche le basi per l’ingresso nella “Rete dei Carnevali del Sud Italia” del gruppo molisano dell’Uomo cervo, “Gl’ Cierv” e di quello sardo dei “Mamutzones”. “Siamo convinti – ha sostenuto il vice presidente della Pro Loco di Tricarico Rocco Stasi – che questo percorso, intrapreso qualche anno fa con la partecipazione al progetto “Cantieri creativi”, finanziato dalla “Fondazione per il Sud”, con la successiva creazione della “Rete dei Carnevali del Sud Italia” e con l’ingresso nella Fecc, “Federazione europea delle Città del Carnevale”, possa portare lontano e, se abbiamo avuto il coraggio e, perché no?, anche la capacità di organizzare un evento di consistenti proporzioni e conseguenti difficoltà, lo dobbiamo anche all’esperienza sin qui accumulata grazie al felice incontro con il “Carnevale di Putignano” e con Roberto Bianco, il quale oggi è diventato il referente in Italia della Fecc”.

Vito Sacco

 

 

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