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Presentato il libro “Atmosfere e luci di antichi borghi” di Celeste Pansardi

Lettere private, fotografie di famiglia, cartoline illustrate, riviste di moda, giornali locali, bozzetti per gli abiti di un importante matrimonio, questi e molti altri documenti, che testimoniano la vitalità e modernità dei borghi della Valle del Noce nell’Ottocento, sono racchiusi nel libro “Atmosfere e luci di antichi borghi” di Celeste Pansardi, presentato nella serata di ieri presso il Circolo La Scaletta di Matera. L’autrice, originaria di Lauria che vive a Roma da molti anni, ha ripercorso in modo brioso e appassionato il suo lungo lavoro di ricerca documentale, in grado di restituire al lettore uno spaccato di vita quotidiana dei paesi della Valnoce, luoghi bellissimi, situati nella parte sud-occidentale della Basilicata che si affaccia sul Tirreno. Testimonianze preziose per la storia locale, che la storica Pansardi ha ritrovato a Palazzo Filizzola a Nemoli (PZ), una dimora seicentesca appartenuta alla sua famiglia, dove trascorreva l’estate da bambina. La presentazione del volume, edito da Dibuono edizioni, è stata arricchita dalla lettura di alcuni documenti come la lettera, datata 1827, scritta dalla principessa Eleonora Tartaglia di Rocca Imperiale per la figlia Francesca, sposata con Angelo Filizzola, medico di Nemoli, e la lista delle cose da acquistare a Napoli, ritrovata in un fascicolo nuziale. L’autrice, inoltre, si è soffermata sull’ importante ruolo svolto dalle riviste e dai giornali locali come “La Vedetta lucana” e“Il Lucano” che portavano l’eco della città nella valle. L’incontro è stato animato da una conversazione a più voci, moderata dal giornalista Riccardo Riccardi, a cui hanno partecipato, tra gli altri, il presidente del Circolo La Scaletta, Francesco Vizziello, che ha posto l’attenzione sul rischio idrogeologico di alcuni borghi, e Filippo Martino, presidente dell’associazione dei lucani a Roma, che ha definito il Circolo La Scaletta una delle istituzioni culturali più strepitose dell’Italia, sottolineando l’importanza che la memoria e la cultura possono avere come strumento di riscatto dei borghi, che spesso vivono situazioni drammatiche di spopolamento e abbandono. Le conclusioni sono state affidate a Maria Teresa Merlino, responsabile della comunicazione dell’associazione Nemus Olim- Palazzo Filizzola, presieduta da Celeste Pansardi, che ha spiegato l’attività di valorizzazione e promozione dell’archivio storico dell’antica dimora, che già da alcuni anni l’associazione porta avanti attraverso la realizzazione di convegni e mostre in Italia e l’ ideazione di format innovativi che hanno lo scopo far conoscere e rendere attuali documenti antichi, attraverso il coinvolgimento di giovani professionisti.

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